Palasport. Perché non intitolarlo ad Atlas?
Roberto Saporito
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In passato ci siamo occupati spesso del nostro concittadino Angelo Siciliano, soprannominato Atlas.
Grazie alle notizie che ci hanno fornito amici ma soprattutto familiari ed appreso da vari siti. Angelo Siciliano è nato ad Acri il 30 ottobre 1892 ed è morto a Long Beach il 23 dicembre 1972. E’ stato un culturista italiano naturalizzato statunitense, figura rappresentativa del bodybuilding ed autore di un popolare corso di culturismo diffuso in tutto il mondo. Come molti altri acresi, emigrò in America, crescendo sviluppò il suo fisico e divenne un modello di riferimento così da iniziare nel 1920 a vendere il suo programma di esercizi Dynamic Tension attraverso la stampa popolare. Di lui, autorevoli riviste, hanno scritto: uomo più perfettamente sviluppato del mondo, scelto da un gruppo di esperti medici, educatori, antropologi, scienziati e medici per il corpo maschile perfetto, una delle persone più influenti del Novecento. Insomma, una figura importante in questo settore e che dovrebbe essere valorizzata dalla sua città natale. E quale cosa migliore se non intitolargli una struttura, come il Palasport, di prossima inaugurazione? Cogliamo l’occasione per rilanciare (lo abbiamo già fatto in passato) un’altra iniziativa; intitolare le tribune dello stadio Pasquale Castrovillari ad altri indimenticabili personaggi; pensiamo, ad esempio, al presidente Salvatore Zanfini o al giocatore Salvatore Bonofiglio, rimasti nel cuore dei tifosi acresi. |
PUBBLICATO 27/08/2020 | © Riproduzione Riservata
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