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Governo Draghi. Acque agitate nel Movimento Cinque Stelle dopo il voto sulla piattaforma Rousseau

Foto © Acri In Rete
Antonio Feraco-Alessandro Ritacco
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La nascita del Governo Draghi è stata animata dal Movimento Cinque Stelle. Lo scorso dieci febbraio era prevista una votazione sulla piattaforma online Rousseau, dove gli iscritti del M5S si sarebbero dovuti esprimere sul sostenere o meno il nuovo governo guidato dall’ex presidente della Bce, Mario Draghi. Il fondatore del Movimento, Beppe Grillo, ha pubblicato un video sulla sua pagina facebook in cui comunicava il rinvio del voto a data da destinarsi. Nel video in questione, Grillo, dice che “Draghi ha le idee confuse” e che prima di sottoporre al voto il sostegno o meno al nuovo premier, vuole che il nuovo capo del nuovo governo "faccia le dichiarazioni che ha fatto a noi in modo pubblico". Molti hanno interpretato questa decisione come un modo per guadagnare tempo, cercando di trovare una maggiore compattezza nel sostegno a Draghi perché, nonostante la maggioranza dei parlamentari era favorevole al nuovo governo, gli iscritti e gli attivisti del M5S erano molto divisi. Il rischio di scissione nel Movimento c’è e Grillo sta facendo di tutto per evitarlo. Alla fine i favorevoli sono stati il 60%. C’è curiosità, però, attorno al voto parlamentare della prossima settimana. Come si esprimeranno sulla fiducia a Draghi i deputati ed i senatori? Inoltre, uno dei leader, Alessandro Di Battista, ha annunciato di voler lasciare il Movimento. Insomma acque agitate all’interno del Movimento che nei prossimi giorni sarà chiamato ad un non facile lavoro di ricompattezza. (Antonio William Feraco, Alessandro Ritacco, Gruppo di lavoro Pcto “Julia in rete 2021).

PUBBLICATO 13/02/2021 | © Riproduzione Riservata





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