OPINIONE Letto 4146  |    Stampa articolo

I macellai di Piazza dei Frutti-Via Regina Elena degli anni '50 ad Acri

Foto © Acri In Rete
Francesco Foggia
condividi su Facebook


Vai in macelleria e fatti dare 500 lire di carne ‘vascia’ (bassa), mi raccomando guarda che sia fresca”. Questa era la raccomandazione che una mamma o una moglie diceva al figlio o al marito negli anni ’50.
Per quasi mezzo secolo ho pensato che la ‘carne vascia’ fosse carne di categoria inferiore!
Il termine, invece, era riferito alla carne di ovini al tempo in cui si incominciava a macellare i primi bovini, gli animali con gambe più lunghe, quando i polli o i conigli si compravano vivi dai contadini nella centrale Piazza della Frutta.
A quel tempo, non esistendo il macello comunale, gli ovini si macellavano per strada su un bancone e si appendeva l’animale scuoiato all’entrata del locale, in bella mostra ma coperto da un velo trasparente di cotone bianco.
Piazza dei Frutti rappresentava il cuore commerciale di Acri e si faceva di tutto per aprirci un’attività anche utilizzando un sottoscala o un locale ricavato alla bell’e meglio.
I locali più angusti adibiti a macelleria erano quello di Angelo Scaglione insieme al nipote Benito (Micuzzu) e l’altro di Michele Rocco (Michele ‘u panzuto).
Il primo iniziò il 1951 utilizzando un sottoscala nel Vico I-Via Regina Elena, e il nipote (Micuzzo) ci parcheggiava davanti la propria moto: un Galletto della Moto Guzzi.
Michele Rocco aveva un locale proprio in Piazza, di circa 1,7 m x 3,5 m, e si diceva che il proprio cane, un pastore tedesco, l’aiutasse a trasportare il secchio di frattaglie dalla macelleria a casa della sorella Giuseppina, posta sulla scalinata che unisce Via Padula con Via Julia, di fronte l’edificio scolastico delle Monachelle.
Storia che correva di bocca in bocca, ma il pastore tedesco era proprio un bel cane.
Le altre macellerie, soprattutto quelle in Via Regina Elena, erano gestite dai diversi rami della famiglia Mustica e da Nicola Elia.
Di questi esercizi, attualmente, ne è rimasto attivo solo uno: quello di un discendente della famiglia Mustica.
I discendenti degli altri macellai hanno preferito seguire gli spostamenti degli abitanti nei nuovi quartieri e sono in concorrenza con i centri commerciali.
Il Centro Storico, comunque, ha il suo fascino e vivrà insieme a coloro che lo apprezzano e che ci investiranno in attività commerciali o di rappresentanza.

PUBBLICATO 21/04/2021 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

OPINIONE  |  LETTO 1861  
L'Arte che si vive: il MACA di Acri con Massimo Garofalo
Il Museo d'Arte Contemporanea di Acri, meglio noto come MACA, non è solo un contenitore di opere. È un luogo dove l'arte prende vita, specialmente quando a far da narratore è una figura come quella di ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 932  
Acri in festa per la seconda edizione del Carnevale Estivo. Un successo di colori, musica e partecipazione
Acri si è trasformata in un tripudio di colori, musica ed entusiasmo grazie alla seconda edizione del Carnevale Estivo, organizzata dal Kiwanis Club Città di Acri, guidato dalla presidente ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 631  
ACRI, OLTRE L'ORIZZONTE - A step beyond
L’Associazione di Promozione Sociale Ulula APS organizza mercoledì 20 agosto 2025 un momento di svago e riflessione in uno dei luoghi più suggestivi di Acri: il piazzale della Chiesa Piccola dei Cappu ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 1921  
Adolescenza antica
Mi scrive Carla da Acri “doc, il sindaco si riferisce a lei” e mi allega il post incriminato “io ho già risposto, anche io vivo fuori” e chiosa “aspettiamo in molti la sua risposta!” C’è chi ha il cor ...
Leggi tutto

FOCUS  |  LETTO 875  
Focus sport. Repice: Napoli da battere, Milan favorito. L'Italia andrà ai Mondiali
Abbiamo incontrato Francesco Repice, ospite di Tonino Tenuta, amico di vecchia data, in occasione dei quarant'anni de La Veranda. Radiocronista di punta di Tutto il calcio minuto per minuto, radiocro ...
Leggi tutto