OPINIONE Letto 4224  |    Stampa articolo

I macellai di Piazza dei Frutti-Via Regina Elena degli anni '50 ad Acri

Foto © Acri In Rete
Francesco Foggia
condividi su Facebook


Vai in macelleria e fatti dare 500 lire di carne ‘vascia’ (bassa), mi raccomando guarda che sia fresca”. Questa era la raccomandazione che una mamma o una moglie diceva al figlio o al marito negli anni ’50.
Per quasi mezzo secolo ho pensato che la ‘carne vascia’ fosse carne di categoria inferiore!
Il termine, invece, era riferito alla carne di ovini al tempo in cui si incominciava a macellare i primi bovini, gli animali con gambe più lunghe, quando i polli o i conigli si compravano vivi dai contadini nella centrale Piazza della Frutta.
A quel tempo, non esistendo il macello comunale, gli ovini si macellavano per strada su un bancone e si appendeva l’animale scuoiato all’entrata del locale, in bella mostra ma coperto da un velo trasparente di cotone bianco.
Piazza dei Frutti rappresentava il cuore commerciale di Acri e si faceva di tutto per aprirci un’attività anche utilizzando un sottoscala o un locale ricavato alla bell’e meglio.
I locali più angusti adibiti a macelleria erano quello di Angelo Scaglione insieme al nipote Benito (Micuzzu) e l’altro di Michele Rocco (Michele ‘u panzuto).
Il primo iniziò il 1951 utilizzando un sottoscala nel Vico I-Via Regina Elena, e il nipote (Micuzzo) ci parcheggiava davanti la propria moto: un Galletto della Moto Guzzi.
Michele Rocco aveva un locale proprio in Piazza, di circa 1,7 m x 3,5 m, e si diceva che il proprio cane, un pastore tedesco, l’aiutasse a trasportare il secchio di frattaglie dalla macelleria a casa della sorella Giuseppina, posta sulla scalinata che unisce Via Padula con Via Julia, di fronte l’edificio scolastico delle Monachelle.
Storia che correva di bocca in bocca, ma il pastore tedesco era proprio un bel cane.
Le altre macellerie, soprattutto quelle in Via Regina Elena, erano gestite dai diversi rami della famiglia Mustica e da Nicola Elia.
Di questi esercizi, attualmente, ne è rimasto attivo solo uno: quello di un discendente della famiglia Mustica.
I discendenti degli altri macellai hanno preferito seguire gli spostamenti degli abitanti nei nuovi quartieri e sono in concorrenza con i centri commerciali.
Il Centro Storico, comunque, ha il suo fascino e vivrà insieme a coloro che lo apprezzano e che ci investiranno in attività commerciali o di rappresentanza.

PUBBLICATO 21/04/2021 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

SPORT  |  LETTO 594  
ASD Virtus Acri - PLM Morrone 2 - 2
Finisce con un pareggio ricco di emozioni la sfida tra l’Acri e la blasonata PLM Morrone. I rossoneri, ancora in fase di costruzione soprattutto nei reparti di centrocampo e difesa, non si sono lascia ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 2373  
La storia insegna che tanti cavalli di razza si sono, poi, rivelati dei brocchi
Egregio sign. Feraudo comprendo il suo stato d’animo nel leggere la precedente risposta al suo articolo pieno di inesattezze, falsità e, soprattutto livore nei confronti del sindaco e dell’amministraz ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 1676  
Sindaco, è una questione di inopportunita' non di legittimità
Caro signor sindaco, Il suo copione è sempre lo stesso. E lo conosciamo tutti: io parlo di "A" e lei, che non ha argomenti per contrabbattere e smentire quello che scrivo, risponde parlando di "B", co ...
Leggi tutto

NOTA STAMPA  |  LETTO 2814  
Ognuno si qualifica per ciò che scrive: disinformazione
Ancora una volta il Consigliere comunale Nicola Feraudo, persona in perenne e spasmodica ricerca di visibilità attraverso l’arte del pescare nel torbido, non ha perso l’occasione ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 3065  
Assunzioni in piena campagna elettorale, un tentativo per raccattare consensi
Con determina del responsabile del settore “risorse umane” di venerdì 18/092025, il Comune di Acri ha approvato una manifestazione di interesse per l’assunzione a tempo indeterminato di 6 agenti di vi ...
Leggi tutto