RELIGIONE Letto 2131  |    Stampa articolo

Una visita al museo del Risorgimento Giovan Battista Falcone. L'appropriazione del nostro passato, verso un futuro da costruire

Foto © Acri In Rete
fra Piero Sirianni
condividi su Facebook


I tragici eventi di cui la scorsa settimana è stato interessato il territorio del nostro Comune hanno generato, nella collettività, sentimenti vari: dall’ira al risentimento, dall’amarezza al disgusto, dalla paura al dolore.
Accanto a questi, abbiamo potuto notare un accresciuto senso di appartenenza – nato, in parte, dall’irritazione verso chi si è macchiato del (molto probabile) crimine della piromania, come anche dalla condivisione della sofferenza di chi ha perso terreni (coltivati o boschivi) o stava per vedere la propria casa divorata dalle fiamme – che ci ha visti maggiormente uniti (più empatici e compassionevoli).
In tanti ci siamo anche detti che tutto quel disastro che stava capitando intorno e molto vicino a noi era un attentato al bene comune, al territorio che è “nostro” (per appartenenza, eredità, quotidianità, storia).
E nella stessa ottica – quella di un tesoro che mi sento di aver gratuitamente ricevuto e sono chiamato a consegnare responsabilmente a chi verrà dopo di me – che questa mattina ho visitato il museo permanente del Risorgimento Giovan Battista Falcone, la cui preparazione ed attuale direzione è del prof. Giuseppe Scaramuzzo.
Mentre ascoltavo la storia, il racconto del dono di sé che tanti hanno fatto perché avessimo la libertà, mentre approfondivo maggiormente la figura e l’opera di Giovan Battista Falcone e degli altri acresi e patrioti, dentro di me ringraziavo e benedivo, ma anche speravo che tutto quello non venisse ignorato, non finisse nel dimenticatoio o peggio nel disprezzo, ma suscitasse un interesse nuovo (in noi oggi e nelle nuove generazioni): una sfida grande – me ne rendo conto – nel tempo della comunicazione immediata e dei social.
Avvertivo la vocazione a “fare memoria”, una memoria viva che interpella, un memoriale; ad appassionarmi di quelle pagine che voglio ritenere come il fondamento della nostra democrazia (dei diritti e delle conquiste di oggi); a innamorarmi sempre di più della ricerca, della ricostruzione storica; a sentire il passato come ciò che mi appartiene e mi costruisce (come uomo, cristiano, cittadino, italiano, europeo).
La visita di questa mattina ha suscitato in me tanti interrogativi: da dove vengo? Quali sono i doni ricevuti? Cosa sono chiamato a trasmettere ai posteri?; e propositi: come posso spendermi per simili progetti? Quale contributo posso offrire? Quali strategie posso mettere in campo per fare innamorare altri della magistra vitae?
Il lavoro – a riguardo – non manca: la “carne da cuocere” è abbondante, la fiamma è stata già accesa da coloro che si sono spesi e investono, tuttora, la vita in simili progetti.
Ora spetta a me, a noi, “tuffarci” nell’avventura e dedicare ad essa un po’ di tempo e di energie, di entusiasmo e di sacrificio; e questo affinché il nostro Meridione non sia solo emblema di criminalità, di cronaca nera, di illegalità; ma sia specchio di civiltà, storia di rinascita, fucina di coscienza civica e comunionale.
E non per vantarci, in modo vuoto, bensì per imparare e rilanciare, conoscere e crescere, scoprire e saper valutare criticamente.
L’autore del Siracide scriveva: «Facciamo l’elogio di uomini illustri, dei padri nostri nelle loro generazioni» (Sir 44,1): mettere in piedi e custodire, giorno dopo giorno, un museo, significhi per tutti non ammirare l’eroicità di un passato lontano (e, spesso, sepolto); ma divenire costruttori di una nuova umanità, più fraterna e solidale.

PUBBLICATO 09/08/2021 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

NEWS  |  LETTO 2120  
Residenti ancora in calo
Acri in rete è in possesso dei dati ufficiosi del 2024 riguardanti la popolazione residente in Acri. Al 30 novembre 2024 i residenti sono 18357, 8923 maschi e 9434 femmine. Al 31 dicembre 2023 i r ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 1207  
(E)lettore consapevole cercasi
Mi capita spesso (anche troppo) di chiedermi il perché non riusciamo a eleggere una classe dirigente all’altezza del compito. Questo succede a tutti i livelli, dalle amministrazioni comunali al Parlam ...
Leggi tutto

I PENSIERI DI PI GRECO  |  LETTO 816  
Il valore della nostalgia
L'Essere umano appartiene al luogo che lo ha generato. Noi siamo le cose che ci hanno costruito. Noi siamo gli oggetti che abbiamo posseduto nel nostro passato. Il luogo che ha visto le nostre prime e ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 1628  
I migliori anni
Erano più belle le nostre giornate fatte di poco, ma ricche di sostanza, la mia infanzia, la mia giovinezza vissuta nei vicoli del mio centro storico. I giochi, "alla campana" " strega comandi colori" ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 2705  
Nuova Provincia. “Soliti spot elettorali. Auspico un dibattito più ampio e partecipato e non tra pochi intimi”
Sebbene la questione è in una fase embrionale, il dibattito sulla istituzione della nuova Provincia Sibaritide Pollino, è animato. Oggi ospitiamo la riflessione di Luigi Caiaro, ...
Leggi tutto