COMUNICATO STAMPA Letto 3302  |    Stampa articolo

Non accetto lezione di legalità e moralità dal sig. commissario della Lega

Foto © Acri In Rete
Angelo Gencarelli
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Penso sia ormai chiaro a tutti i cittadini Acresi che siamo in piena campagna elettorale, e se il buongiorno di vede dal mattino…..Dopo le tante inesattezze espresse tramite un comunicato stampa, dal Commissario Regionale della Lega, mio malgrado, dopo averlo fatto in commissione capigruppo e in consiglio comunale, mi trovo di nuovo a fare chiarezza sulla questione della richiesta di un consiglio comunale aperto sottoscritto dai consiglieri comunali, Giuseppe Intrieri, Luigi Caiaro, Emilio Turano, Abbruzzese Marco e Maurizio Feraudo, protocollata in data 15/04/2022. Noto con stupore che il commissario della Lega, nell’accusarmi di inosservanza del regolamento, nel suo articolo, fa riferimento a norme ed art. del regolamento comunale, che per quello che ha dichiarato suppongo non conosca, dato che negli stessi articoli, 15,comma 4, dello Statuto Comunale e 25,comma3, del Regolamento del Consiglio Comunale, è espressamente scritto che Il Presidente del Consiglio è tenuto a riunire il Consiglio Comunale, in un termine non superiore a 20 giorni, quando lo richiedano almeno un quinto dei Consiglieri e in un termine non superiore a 10 giorni, quando lo richieda il Sindaco, inserendo all'ordine del giorno gli argomenti dagli stessi richiesti. Di conseguenza rigetto l’accusa d’inosservanza del regolamento in quanto ho solo anticipato in commissione capi gruppo, poiché sollecitatami, dal solo Consigliere Comunale, Luigi Caiaro, la risposta che farò pervenire ai colleghi consiglieri entro i 20 giorni previsti dal regolamento. Chiarito l’aspetto regolamentare, inviterei il Commissario della Lega, ad informarsi meglio sulla questione, e lo diffido dall’attribuirmi frase che non ho mai pronunciato e cioè, che non “avrei mai convocato un consiglio comunale sulla legalità”, ho solo detto e lo ribadisco che non avrei mai permesso di utilizzare il consiglio comunale della mia Città per ragioni propagandistiche ed elettoralistiche. Ribadisco ancora che il sottoscritto non è a conoscenza di fatti e ancor meno di atti che vanno nella direzione delle gravi illazioni contenuti nella relazione allegata alla richiesta di Consiglio comunale aperta, sottoscritta dai su detti consigliere comunali. Ritengo che il rispetto della legalità vada attuato e profuso tutti i giorni con il proprio agire e che non necessiti di essere sottoscritto con patti o quant’altro. Chiudo dicendo al sig. commissario della Lega che non ho il “piacere” di conoscere, che rigetto in toto al mittente l’infelice espressione che riporto testualmente: ”Condotta, certamente, inquietante e che mette in discussione l’imparzialità di costui che dovrebbe, invece, essere al disopra delle parti e svolgere le sue funzioni nell’interesse della città e di tutta la comunità.”, dato che il sottoscritto ritiene di non avere nulla di inquietante, e di aver sempre agito sia nelle funzioni svolte che nel vivere quotidiano, nel rispetto della legge e con forti valori morali che mi hanno sempre contraddistinto. Non oso esprimere giudizi nè morali nè politici sul sig Commissario della Lega che per me, ma credo anche per la comunità acrese è un perfetto sconosciuto. Con la speranza che la campagna elettorale si svolga nella massima correttezza e si sviluppi sul confronto sui diversi programmi elettorali, concludo con un detto acrese: “Acqua chjèra unn’allorda petrha”.

PUBBLICATO 28/04/2022 | © Riproduzione Riservata





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