Auser ad Acri essere socio
Elena Ricci
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L’associazione Auser ad Acri nasce in un periodo storico decisamente delicato, in cui la pandemia ha impoverito i rapporti diretti e incoraggiato i contatti a distanza. Tutto questo ha determinato una produzione di scritti che ci ha visti tentare di mantenere un legame, provocando un progressivo logoramento delle relazioni umane.
Per questo motivo molte persone mi hanno sconsigliato di intraprendere questo progetto dicendomi che non ne valeva la pena tenuto conto anche delle dinamiche che animano questa comunità. A me viene da dire: non possiamo fare in modo di cambiare le cose? Non abbiamo forse l’occasione di migliorare? E’ vero che ciascuno di noi cerca di vivere nel suo piccolo mondo, ma è giunto il momento di rafforzare il senso di appartenenza, generando una società più inclusiva in cui si possono scambiare idee ed esperienze. Coloro che si avvicinano all’ Auser portano con sé il loro bisogno di partecipazione, un germoglio di solidarietà e condivisione che attende di essere risvegliato dopo un lungo periodo di silenzio in cui siamo rimasti bloccati sulla scia di un’emergenza globale. In tal senso l’associazione Auser si propone di far sentire la persona protagonista e risorsa per sé e per gli altri, a prescindere dall’età. Questo è il senso della nostra tessera. Non la quota d’iscrizione, ma il valore dell’appartenenza così come la condivisione degli obiettivi. Nel nostro piccolo cercheremo di fare la nostra parte per scoprire insieme quale compito possiamo darci sulla soglia di un cambiamento che ci coinvolge tutti. Sono convinta che, anche nel nostro caso, tornare ad esserci sarà più importante di tutte le cose che possiamo fare, perché la presenza è la cosa più creativa che esista. L’augurio è perciò quello di essere sempre più numerosi perché qualcosa di bello e di duraturo continui a crescere in noi. |
PUBBLICATO 04/05/2022 | © Riproduzione Riservata
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