Lezione di saggezza in foresta
Padre Leonardo Petrone
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Siamo abituati a vedere l’Africa come la grande colonia che ha fornito braccia a poco prezzo per coltivare cotone e tabacco nelle americhe. Al sottoscritto ha fornito pratiche lezioni di saggezza: imparare a leggere gli avvenimenti quotidiani. Osservando e riflettendo si coglie lo stupore delle cose, ci si accorge che tutto è sorpresa e la vita è una scoperta continuata.
La vera saggezza è la capacità di leggere gli avvenimenti della vita scoprendone le forze che vi agiscono, e trarne gli insegnamenti utili a migliorare il proprio comportamento. Ecco una lezione molto pratica che viene dalla grande foresta Kongolese. Un uomo uscì dalla sua hut (capanna) e si mise in cammino. Dopo un certo percorso vede sul bordo del sentiero una pietra che luccica. Gli sferra un potente calcio. La pietra finisce lontano. Appena tocca terra rifà la traiettoria e si riposiziona nello stesso posto. “Dio onnipotente, cosa significa questo”? La pietra gli risponde: “Questo è niente, cammina e vedrai”. Riprende il cammino e poco dopo incontra una piccola gazzella colpita da 12 frecce, ma piena di vita saltella allegramente. “Dio onnipotente, ha 12 frecce in corpo e saltella”! E la gazzella: “questo è niente, cammina e vedrai”. Ben presto incontra una capra morta per una sola freccia. “Dio onnipotente,…”. La solita voce: “questo è niente, cammina e vedrai”. Arriva in un bel prato con tanta erba e acqua corrente. Nel prato vi pascola un bue molto deperito: pelle e ossa. “Dio onnipotente, tanta erba e tanta acqua ma il bue è proprio malandato”! “Questo è niente, va oltre e vedrai”! Arriva in un deserto spoglio di tutto. Vi pascola un bue grasso e massiccio. “Dio onnipotente, ma come ? Con molta erba bue denutrito, qui senza erba bue molto florido” ! “Non stupirti per così poco, cammina e vedrai”. Arriva in un villaggio: i ragazzi giocano con un vecchio paziente e sorridente. “Dio onnipotente, un vecchio che gioca con ragazzi, veramente insolito”! “Siedi e osserva” dice il vecchio al viandante. I ragazzi finiscono di giocare: attingono acqua, cercano legna, accendono il fuoco, preparano la polenta. A cottura ultimata i ragazzi servono prima vecchio e viandante, poi si servono anche loro e consumano il cibo tra canti e scherzi. A pranzo finito il vecchio si avvicina al viandante e spiega: “La pietra a cui hai dato il calcio rappresenta i giovani perditempo, vanno di qua e di là chiacchierando poi tornano a casa senza conclusioni utili. La gazzella che saltella rappresenta i bambini irrequieti, ignorano ancora i pericoli della vita. La capra morta rappresenta gli stranieri che senza sapere s’imbarcano e arrivano in foresta. Non conoscono i pericoli della foresta, cadono e finiscono, nessuno ha cura di loro. Il bue malnutrito rappresenta il fanfarone, racconta vanterie e fantasie, niente di serio lo interessa. Il bue grasso nel deserto rappresenta il giovane attivo e responsabile, non spreca tempo nella superficialità. Io sono vecchio ma condivido la vita con i giovani, gioco con loro e all’occasione una buona parola per guidarli verso il bene. Tu continua il cammino, impara a possedere la saggezza, ed agire con prudenza. Non fare mai come la iena affamata che al primo rumore si lancia ed afferra un leone. Quando se ne rende conto non può mollarlo e fuggire, non ce la fa neppure ad ucciderlo. Farà la fine del pitone che ha ingoiato il porcospino. La vita è meravigliosa, viverla e mai sciuparla. La natura è libro meraviglioso, insegna a vivere la vita meravigliosa. Tieni questo libro sempre aperto e leggi, non saltare le pagine senza averle lette. " |
PUBBLICATO 22/11/2022 | © Riproduzione Riservata

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