POLITICA Letto 6482  |    Stampa articolo

Corruzione elettorale. Il Pm Bruni aveva chiesto l'arresto anche per il sindaco Pino Capalbo

Foto © Acri In Rete
Redazione
condividi su Facebook


L’inchiesta sul presunto voto di scambio per le regionali 2020 che vede coinvolto l’ex assessore regionale Giuseppe Aieta, il sindaco di Longobucco, Giovanni Cetraro e quello di Acri, Pino Capalbo, si arricchisce di nuovi, importanti e gravi particolari così come riporta Gazzetta del sud di oggi, sabato 14 gennaio.
Ad Aieta è stato applicato il divieto di dimora in Calabria ma il procuratore di Paola, Pierpaolo Bruni, aveva chiesto l’arresto per corruzione sia dell’ex primo cittadino di Cetraro che dei sindaci di Acri, Pino Capalbo e Longobucco, Giovanni Pirillo, dell’imprenditore roggianese Emilio Morelli, dell’amministratore della Sateca, Dante Ferrari, dell’azionista della medesima società affidataria della gestione delle Terme Luigiane, Giuseppe Tucci, del dipendente Mario Schiavoni e del medico e imprenditore nel campo della sanità privata, Giuseppe Chiaradia.
Il Gip ha ritenuto tuttavia di applicare una misura cautelare gradata ad Aieta rigettando, per incompetenza territoriale, le istanze riguardanti gli altri indagati.
Il prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, ha sospeso ieri l’esponente politico dal ruolo di consigliere comunale di Cetraro.
Nell’ordinanza di custodia cautelare si sostiene che l’ex consigliere regionale si sarebbe attivato in favore della Sateca perchè venisse prorogata la concessione per la gestione delle Terme in cambio di sostegno elettorale; di aver promesso la nomina nella struttura regionale speciale di Pino Capalbo ed Emilio Morelli e la redazione di un contratto di collaborazione per il figlio di Giovanni Pirillo sempre con l’obiettivo di ottenere sostegno elettorale; e di essersi interessato per risolvere questioni burocratiche e amministrative in favore di Chiaradia, in cambio di voti alle Regionali del gennaio 2020. La pubblica accusa basa le proprie tesi su centinaia di conversazioni intercettate e sull’acquisizione di una montagna di atti.
Vedremo se ci saranno, di che tipo saranno, le reazioni della maggioranza e dell’opposizione.
Da ricordare, infine, che l’attuale assessore comunale Gino Maiorano, è imputato nel processo Acheruntia così come l’ex assessore regionale Michele Trematerra.

PUBBLICATO 14/01/2023 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

NEWS   |  LETTO 837  
La Corte di Appello di Catanzaro assolve E.A. per non aver commesso il fatto
Il Tribunale di Cosenza riteneva che l’imputato si era impossessato di un’autovettura di proprietà di C.M. dandole successivamente fuoco in concorso con altri. Veniva altresì processato ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 989  
In ritardo anche a Natale
L’Amministrazione comunale si dimostra incapace di programmare e progettare. E quando interviene, in ritardo, i danni ed i disservizi per la Città sono evidenti. Anche quest’anno, ...
Leggi tutto

AMBIENTE E TERRITORIO  |  LETTO 1040  
Parco eolico Serra Crista. Inutile, dannoso e conveniente solo per i produttori
Una delle sale della ex Comunità Montana è piena ma la partecipazione sarebbe potuta essere maggiore, evidentemente i cittadini o sono apatici, o rassegnati, o preferiscono ...
Leggi tutto

NEWS   |  LETTO 1005  
Autovelox Luzzi. Il Giudice di pace di Cosenza da ragione all’automobilista e annulla la multa
Dopo Corigliano Calabro, anche il Giudice di Pace di Cosenza con sentenza pub-blicata lo scorso 30 novembre ha accolto l’opposizione avverso il verbale per ec-cesso di velocità elevato ...
Leggi tutto

SIMBOLI E TRADIZIONI  |  LETTO 296  
Simboli e tradizioni: Il presepe
Il presepe rappresenta la vera quintessenza del Natale, rievocando i primi avvenimenti a partire dalla nascita di Gesù. Il termine deriva dal latino "prae"/ davanti e "saepes" /recinto ...
Leggi tutto