OPINIONE Letto 1787  |    Stampa articolo

Oscurantismo e giornalismo in Calabria

Foto © Acri In Rete
Gaia Bafaro
condividi su Facebook


Essere giornalista è una missione. Informare è una responsabilità e la stampa è il mezzo che potrebbe e dovrebbe essere libera dai giochi del potere ma troppo spesso ne è vittima. Clientelismo ed improvvisazione sono qualche volta di pari passo con l'informazione. C'è chi sacrifica se stesso e mette a rischio la propria vita ed i propri cari per il dovere morale di raccontare, aprire gli occhi, sviluppare senso critico nella gente e chi invece, utilizza la stampa come mezzo per raccontare bugie o pubblicità non troppo occulte. Ci sono persone che hanno i soldi e giocano a fare i giornalisti, sfruttando gli altri o rubando idee e lavori, gli stessi che non hanno consapevolezza di cosa sia un comunicato stampa o che vogliono comunicare senza conoscere la grammatica italiana o avere un minimo di cultura. Esiste una categoria di falsi giornalisti , dei commercianti che si fregiano di titoli che l' ordine dei giornalisti prima di rilasciare dovrebbe esaminare con attenzione. Gli stessi abusano della propria posizione per minacciare i dipendenti di non permettergli più di lavorare nel settore oppure utilizzano la gente come giocattoli, cercando di comandarne la vita. Il dramma di certe persone è che con i soldi possono avere tutto ma non riescono a comprare la dignità e l'onestà delle persone e soprattutto la loro preparazione. Scatta così un senso di inferiorità carica di odio che porta i datori di lavoro ad offendere i propri dipendenti sottolineandone l'impotenza economica, caricandoli sempre di più di lavoro e, addirittura, costringendoli a lavorare in condizioni non idonee per la salute. L'invidia professionale corrode e aumenta quando il lavoratore, nonostante tutto, ottiene successo e, dunque, risulta insostenibile la sua presenza e diventa necessario togliergli visibilità e possibilità di lavorare nel settore. Ecco il lato oscuro della Calabria e la sua incapacità di crescita e sviluppo: l'invidia e l'inesistenza del lavoro di squadra. A scrivere questo non ho timore perché è la verità. E la verità,in un modo o nell'altro, viene sempre a galla. Non mi è mai piaciuto tacere difronte alle ingiustizie ed agli abusi di potere da parte di Pre-potenti. Purtroppo il giornalismo in questa regione ha anche questo volto non proprio meritocratico, si inginocchia al cospetto dei soldi e degli "amici di" e se non sei parte del "club" ma riesci ad emergere per le tue capacità vieni in ogni modo ostacolato.

PUBBLICATO 25/07/2023 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1127  
L'arte dell’arrampicarsi sugli specchi
Esattamente un anno fa, 8 agosto 2024, perveniva una PEC al protocollo del comune da parte del Dipartimento Protezione Civile della Regione Calabria con la quale si rappresentava la possibilità per 23 ...
Leggi tutto

FOCUS  |  LETTO 1114  
Focus associazionismo. F.A.I. e Aspa insieme per i più fragili
Abbiamo incontrato Ursula Stassi, presidente dalla Cooperativa sociale F.A.I, Famiglie Anziani Infanzia, impegnata nell’assistenza domiciliare. Dal 2021 dicembre 2021 collabora con l’Aspa. Entrambi h ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1024  
Lavoratori ex Legge 15: impegni mantenuti, dignità restituita
Il percorso di stabilizzazione dei lavoratori ex Legge 15 rappresenta uno dei risultati più concreti ottenuti negli ultimi anni dalla Regione Calabria. Un obiettivo centrato grazie al lavoro costante ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 921  
Cala il sipario su “Il libro e la piazza”. Mallamo si aggiudica il Premio Arena
Martedì 5 Agosto si è conclusa la seconda edizione de “Il Libro e la Piazza” che da quest'anno consegna al vincitore o vincitrice il Premio Giuseppe Antonio Arena, nostro illustre concittadino ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 1932  
In nome di padre Fedele
Sua Santità, il mio nome non è importante, a scriverLe è un peccatore vero, un papà di tre bambine, un medico ma non è in nome di nessuna di questi che mi permetto di chiedere il suo perdono, so di no ...
Leggi tutto