L'indignazione per Barretta e non per i problemi seri


Redazione

Non ce ne voglia il bravo Cecè. Una settimana fa il fenomeno Barretta (spettatori e fan in continuo crescendo), si sarebbe dovuto esibire ad Acri, al Parco Caccia con ingresso gratuito (il suo cachet si aggira attorno agli 8mila euro).
Causa inadempienze degli organizzatori l’evento non si è tenuto. È bene ricordare che questa testata giornalistica, come si può facilmente verificare, non è entrata nel merito della questione limitandosi soltanto a comunicare l’annullamento del concerto e a pubblicare una nota del sindaco Capalbo. L’accesa diatriba tra organizzatori e l’assessore allo spettacolo Maiorano (anno orribile ed estate da dimenticare per lui), a colpi di telefonate e whatsapp, non ci ha interessato, riguardo i contenuti dei commenti (non offensivi) sulla nostra pagina Facebook e le condivisioni, non siamo responsabili. Comprensibile l’amarezza dei supporter soprattutto di quelli che già nel primo pomeriggio erano arrivati in città per assistere al concerto. La delusione si è subito trasformata in indignazione. Molti cittadini si sono espressi sui vari social manifestando disappunto contro Comune e organizzatori e avanzando varie ipotesi alla base della soppressione dell’evento. Il primo cittadino che, a nostro avviso, utilizza sempre di più i social in modo improprio, sprovveduto e inopportuno, non ha perso tempo a precisare che la mancata esibizione di Barretta non era dipesa dal Comune ma dagli organizzatori. Ha preso posizione addirittura un Partito dello 0,2%, peraltro oggi scomparso dalla scena politica nazionale. Non ci risulta che i componenti di questo partito in passato siano intervenuti così tempestivamente e con determinazione riguardo problematiche (ben più gravi) che più avanti elencheremo. Insomma, per Barretta in molti sono “scesi in campo”, arrabbiati e delusi. Per questioni più serie, invece, la comunità sembra spenta, rassegnata, apatica mentre il Partito dalla percentuale uguale al prefisso telefonico di Milano, è sempre risultato essere assente e poco incisivo. Eppure il territorio è interessato da diverse criticità che mettono a repentaglio la qualità di vita dei residenti, sempre più di meno e sempre più formati da anziani. Di seguito ne elenchiamo alcune: - sistema infrastrutturale per lo Ionio e per il capoluogo precario, - opere pubbliche incompiute da 20 anni (Sibari Sila), calo demografico, - servizi (sanità, uffici), ridotti o soppressi, sistema idrico e fognario al collasso, - servizi sociali, soprattutto per gli anziani, insufficienti, - processi giudiziari di carattere penale, - turismo (religioso, ambientale, enogastronomico) inesistente, - attività commerciali in crisi, - attività culturali (libri, convegni, spettacoli) presenti solo grazie ai privati o alle associazioni. Nonostante ciò un esponente politico locale, che ricopre un ruolo importante, alla fine dei suoi messaggi rivolti a fan e avversari, ha il coraggio di scrivere “buona vita.” |
PUBBLICATO 21/08/2023 | © Riproduzione Riservata

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