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Maggioranza autoritaria e organizzata, opposizione attendista e sfilacciata

Foto © Acri In Rete
Redazione
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La settimana che sta per concludersi è stata caratterizzata dalla discussione sul Parco eolico di Serra Crista per il quale, lo ricordiamo, l’ultima parola spetta alla Regione che sarebbe propensa per il NO. Intanto, aumentano associazioni e cittadini che si schierano a sfavore. Nei giorni scorsi un centinaio tra intellettuali, professionisti, ambientalisti, politici hanno scritto al Presidente Mattarella.
Ad Acri il dibattito è vivace e coinvolge la maggioranza, l’opposizione e il Comitato proteggiAmo il territorio che, sulla propria pagina facebook, quotidianamente informa sugli svantaggi dell’impianto.
Di diverso avviso l’amministrazione comunale Capalbo. Sui ripensamenti del sindaco ne abbiamo scritto molto e non ci torneremo.
L’ultima seduta del consiglio comunale ha messo in risalto una maggioranza autoritaria e organizzata che ha spiegato, ed ha fatto spiegare a tecnici del settore, i vantaggi del Parco Crista.
Peccato che non ci sia stato dibattito e contro parte visto che l’opposizione ha ritenuto opportuno abbandonare i lavori ad inizio seduta.
Eppure ha avuto ben 20 giorni di tempo per organizzarsi e per avvalersi di esperti e contrari all’eolico in modo tale che la comunità, per la verità una minima parte considerato lo scarsissimo interessamento sia dal vivo che sul web, poteva farsi un’idea.
Meno male che c’è il Comitato proteggiAmo il territorio ad incalzare la maggioranza.
L’opposizione, criticando il comportamento del presidente del consiglio Simone Bruno, ha, di fatto, glissato l’argomento.
Conosciamo Bruno, che fa politica da molti anni e che occupa ruoli istituzionali da quasi sette.
Non ci sembra sprovveduto né tantomeno uno che non applica il regolamento o lo applica male.
Lo conosciamo come persona seria e scrupolosa. Come nel suo lavoro.
Non crediamo che Bruno, dopo molti anni, voglia prendersi una rimostranza dalla Prefettura o dal Segretario comunale.
Noi pensiamo, invece, che Zanfini, Feraudo, Intrieri, Turano e Cofone sarebbero dovuti restare in aula e controbattere, magari anche con toni forti, alle posizioni della maggioranza che lunedì scorso se le è cantata e suonata in un consiglio comunale visto e ascoltato da pochi intimi e che non ha dato alcun contributo alla discussione visto che erano assenti anche associazioni, cittadini, comitati, forze politiche.

PUBBLICATO 29/10/2023 | © Riproduzione Riservata





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