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Una violenza capillare

Foto © Acri In Rete
Anna Lambori
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Ormai da 50 anni tutti gli abitanti dello sperduto paese calabrese erano a conoscenza che M. era il capro espiatorio della sua famiglia d'origine. M. era una donna dolce e molto delicata. Gentile e fine malgrado le vere e proprie torture alle quali la famiglia l'aveva sottoposta, era una signora distinta. Purtroppo in quel paese tutti si basavano sul comportamento che in qualche minuto lei poteva dimostrare visto che la famiglia le aveva negato ogni sbocco. Comportamenti falsati dalla droga che le propinavano illegalmente. Nessuno in fondo la conosceva o voleva conoscerla visto l'embargo che da sempre i miserabili parenti le aveva creato attorno. LOGICHE DA CLAN DI MAFIA!!! A M. era stata negata ogni cosa. Persino la vita!!! Infatti parenti malati ma protetti dai boss del parentado si accanivano contro questo ANGELO che una madre FOLLE aveva destinato alla morte da sempre. GRIDIAMO VERGOGNA AI POTENTATI CHE HANNO PERMESSO QUESTA morte ANNUNCIATA!!! Vogliamo GIUSTIZIA verso una Vittima di una FAMIGLIA AMBIZIOSA e Viscida che ha avuto come passe-partout l'ESISTENZA di un essere umano. Vergogna a una classe DOCENTE che non sola è stata sorda al grido d'aiuto di questa bambina prima, ragazza dopo, ma ha assecondato la VIOLENZA girandosi dall'altra parte e facendo il gioco della malignità del paese perché questa donna non era indifferente ma particolarmente dotata intellettivamente e fisicamente!!! Vergogna perché persone con gravi carenze personali si sono beate delle sofferenze che i parenti hanno inflitto a questa donna straordinaria. E questo paese che è aspro come il suo nome deve soltanto fare ammenda verso le infamita' fatte contro un'INNOCENTE. Anna Lambori

PUBBLICATO 04/12/2023 | © Riproduzione Riservata





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