Dimensionamento scolastico. La Regione boccia la proposta del comune. Ad Acri una sola autonomia scolastica
Redazione
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Quando le vicende non hanno il crisma dell’ufficialità, la strada da percorrere dovrebbe essere quella della cautela.
L’amministrazione comunale, invece, lo scorso 16 ottobre ha assunto un comportamento imprudente annunciando notizie che oggi sono state, purtroppo, smentite dai fatti. Nella nota stampa del 16 ottobre, l’amministrazione comunale, ovvero il sindaco Capalbo, l’assessore alla pubblica istruzione Miele, la giunta comunale, i consiglieri di maggioranza, si ritenevano pienamente soddisfatti per il risultato raggiunto cioè quello di avere in città due Autonomie Scolastiche (due dirigenze) per gli Istituti di secondo grado (scuole superiori). (Clicca qui) Nel suddetto comunicato stampa, inoltre, l’amministrazione comunale ringraziava addirittura anche il Presidente della Provincia, Succurro, e il consigliere provinciale con delega all’edilizia scolastica, Palumbo per l’impegno profuso e per la fattiva collaborazione. L’oggetto della discussione, dei ringraziamenti, delle soddisfazioni (riposte nel cassetto), è il Dimensionamento Scolastico. Oggi da Catanzaro è arrivata la doccia fredda per l’amministrazione comunale, per la città, per gli Istituti. Il Comune, evidentemente, non aveva fatto i conti con la Regione che con una Delibera di giunta di oggi 15 dicembre modifica il Piano proposto dall’amministrazione comunale e della Provincia. Ad Acri, quindi, ci sarà una sola Autonomia Scolastica di 2° Grado costituita da Ipsia (scuola accorpante), Liceo scientifico e classico e Itcgt. Una vera e propria mazzata per la città e per l’amministrazione comunale che lo scorso 16 ottobre ha diffuso illusioni oggi smontate dalla dura realtà. - Scarica la delibera |
PUBBLICATO 15/12/2023 | © Riproduzione Riservata
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