Commercio abusivo e dilagante. Urge un Regolamento


Redazione

Poiché a differenza di altri, bravi allievi di Larry Tesler, informatico americano inventore del taglia, copia, incolla, ci piace affrontare tematiche che interessano l’intera collettività oltre che pubblicare veline, comunicati stampa e ordinanze, oggi ci occupiamo di commercio ambulante.
Non si tratta né di pettegolezzi né di notizie infondate ma di dati di fatto. Anche ad Acri sembra un fenomeno che non interessi nessuno soprattutto all’amministrazione comunale, assessorato alle attività produttive guidato da Mario Bonacci. Eppure è sotto gli occhi di tutti, da nord a sud, da est a ovest del centro abitato. Ambulanti che si “impossessano” di piccole aree della città dove stazionano per intere giornate, senza pagare tasse e “prenotandosi” il posto con ogni mezzo (ultimamente vanno di moda cassette vuote e sedie). L’abusivismo commerciale, soprattutto ortofrutticolo, su aree pubbliche è segno di degrado e di inciviltà di una comunità ma anche di concorrenza sleale e illegale verso chi paga imposte e tributi. Per gli ambulanti, a causa di diversi motivi, il volume di affari è enorme rispetto ai negozi autorizzati, oggi abbiamo deciso (sostituendoci ancora una volta alla classe politica, agli organi preposti, alle associazioni sindacali e di categoria e agli stessi commercianti stranamente silenti) di scrivere di questa problematica perché ci sembra che il fenomeno del commercio abusivo sia dilagante e incontrollabile. Lo abbiamo fatto in quanto spesso, dopo i nostri scritti, le criticità sollevate sono state risolte. In parte o completamente. Può darsi che accade anche in questo caso perché riteniamo importante che le Istituzioni tutte debbano dare precisi segnali nel voler contrastare l’illegalità altrimenti gli operatori regolari si sentiranno sempre più discriminati. Non sarebbe male se l’amministrazione comunale, oltre che a pensare di cambiare il regolamento del consiglio comunale (tema che tratteremo a breve) al fine di coinvolgere maggiormente gli assessori pensasse anche ad un Regolamento per gli ambulanti magari individuando un’area preposta una sorta di Zona Mercato (interdetta al traffico e non come succede in piazza Marconi) al fine non solo di regolamentare questo settore ma anche di facilitare gli acquirenti. Sarebbe un segno di civiltà, di sicurezza e di ordine e disciplina. Anche in questo caso Acri in rete ha deciso di sollevare una questione rilevante rischiando di essere antipatici a più di uno ma lo abbiamo fatto a beneficio unico dei lettori e della pubblica opinione. |
PUBBLICATO 05/03/2024 | © Riproduzione Riservata

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