COMUNICATO STAMPA Letto 3586  |    Stampa articolo

Lettera al sindaco

Foto © Acri In Rete
Coordinamento delle Associazioni/Comitati
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Quello che oggi si sta verificando in materia di sanità, ed in particolar modo riferito al nostro nosocomio, non è altro che il frutto di un percorso intrapreso negl'ultimi dieci anni da parte di chi avrebbe dovuto - e non l’ha fatto - tutelare e salvaguardare questa conquista sociale, entrata in funzione alla fine degli settanta, e che ha rappresentato e che dovrebbe rappresentare un punto di riferimento per il nostro vasto e martoriato territorio, a riprova di ciò anche la normativa statale lo colloca come Ospedale di Zona Montana Disagiata (vedasi Decreto Lorenzin n° 70).
Questi signori, nostri rappresentanti, che avrebbero avuto il dovere di tutelare tale risorsa, dovrebbero oggi cospargersi il capo di cenere e recitare un mea culpa chiedendo scusa all'intera città, e provando vergogna per aver dipinto, in ogni situazione, il nostro Ospedale come il fiore all'occhiello della sanità nazionale, nonostante le problematiche evidenti che man mano si accumulavano e che oggi pesano come un macigno.
Egregio Signor Sindaco, oggi siamo all'epilogo di una morte annunciata e denunciata da anni e in diverse sedi, da associazioni, rappresentanti politici ed istituzionali insieme alle diverse lamentele e disagi manifestati dai tanti cittadini che si confrontavano ogni giorno con le criticità di una struttura agonizzante.
Le ultime linee guida emanate dalla Regione Calabria in materia di sanità circa il riordino della rete ospedaliera, non innovano e anzi rischiano di mortificare ulteriormente la nostra struttura, ciò a dimostrazione di una totale assenza di proposte che Lei non ha mai voluto avanzare presso gli organi competenti ( ASP e Regione Calabria ).
Nello specifico: con Lei Sindaco, la vicenda ha inizio nel 2017 con il Consiglio Comunale aperto sulla questione Ospedale. In seno alla seduta c’erano i Rappresentanti Regionali On. Pacenza ( Giunta Oliverio ) ed il Direttore Generale dell'ASP dott. Mauro. Venivano evidenziate, in Consiglio, da parte di cittadini ed associazioni le criticità che il nostro nosocomio dimostrava e che portavano ad un crescente disagio per l'utenza. Fin da allora Lei ha dimostrato chiusura e scarso coinvolgimento, totale assenza nell'attuare il principio di sussidiarietà nei confronti di quelle associazioni/comitati che, Le ricordiamo, hanno finanche presentato nella Commissione Consiliare Sanità valide proposte da Lei cestinate e da altri completamente ignorate e rigettate.
Ultimamente le stesse Associazioni e gli stessi Comitati, riuniti in coordinamento, per l'appunto il Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni, Le hanno sottoposto la questione in una recente manifestazione di piazza dove Ella, ricevendoli, liquidava la faccenda Ospedale richiamando un ricorso, oggi miseramente rigettato dal Tar Calabria quindi carente del benchè minimo presupposto giuridico. 
Nonostante ciò, Lei cieco e sordo, continuava, nella sua politica fallimentare, a sostenere che l'Ospedale godesse di ottima salute. Ci viene, inoltre da sorridere ripensando alla sue dirette social dove annunciava il rilancio dell'ospedale attraverso l'apertura del reparto covid, che altro non era che un hotel covid, e che invece è stato la pietra tombale del reparto di chirurgia e suoi annessi.
Tanti furono i gridi di allarme lanciati da più parti, Associazioni, Consiglieri Comunali, Operatori ed Addetti del Settore Sanitario, insieme a qualche suo diretto collaboratore, che L’ avvertivano della scelta scellerata di tale politica.
In quell'occasione, invece, si sarebbe dovuto favorire il potenziamento dell'aria chirurgica,  diventando  punto di riferimento, per l'intera provincia, per ciò che riguardava la chirurgia di media e bassa intensità di cura, tale da sgravare l'oneroso accumulo di lavoro che gli Spoke e gli Hub stavano sopportando.
Farlocchi tutti suoi annunci e proclami circa l'arrivo di anestesisti, radiologi e varie figure professionali, la riapertura della risonanza magnetica ed il rilancio della tac.
Alla luce di quanto ricordato, appare francamente stucchevole ed a tratti buffo il Suo appello alla cittadinanza per manifestare in piazza.
Il Coordinamento delle Associazioni e dei Comitati sarà sempre presente in tutte le manifestazioni a difesa del territorio, dei diritti e del bene comune, purchè le iniziative non siano utilizzate in maniera subdola e strumentale, per fini politici ed elettorali.
La invitiamo, pertanto ad aprire un serio confronto, coinvolgendo tutte le parti sociali, compreso il Coordinamento, per elaborare una proposta seria da portare nelle sedi opportune, ricordandole che senza una valida proposta tutte le manifestazioni risultano e risulteranno inutili e sterili.

PUBBLICATO 01/04/2024 | © Riproduzione Riservata





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