Corruzione elettorale. "Archiviata una vicenda assurda. Anime nere hanno cercato di delegittimarmi politicamente e colpirmi sul personale"
Redazione
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Il sindaco Pino Capalbo e il suo legale Mattia Caruso hanno convocato i giornalisti nella sala giunta del Municipio.
La conferenza stampa, alla fine rivelatasi un incontro aperto a tutti, semplici cittadini, candidati, consiglieri comunali, assessori, simpatizzanti, è servita per comunicare il Decreto di archiviazione riguardo la vicenda giudiziaria del 2020. Secondo l’accusa della Procura di Paola (in seguito se ne occupò quella di Cosenza), Capalbo avrebbe procacciato voti per il candidato al consiglio regionale, Aieta, in cambio di un posto nella sua struttura. L’avv. Caruso ha illustrato i contenuti del Decreto di archiviazione; “il nostro lavoro viene reso più facile quando si assistono persone per bene come Capalbo che, come emerge dai documenti, non ha commesso nessuna azione illecita. La Procura di Cosenza ha visto bene, Capalbo ha fatto campagna elettorale per Aieta, in virtù di un forte rapporto personale e politico, e basandosi solo sul consenso personale senza condizionare altri elettori, e come testimonia il lavoro prodotto, aveva già fatto parte della struttura regionale di Aieta stesso” Capalbo, visibilmente teso e commosso ma pacato e lucido, ha ringraziato chi gli è stato vicino ovvero i familiari, i cittadini che lo hanno votato nel 2022, i partiti e la sua maggioranza di centro sinistra. “Ho sofferto in silenzio ma ero certo della estraneità alle accuse, ho subito una gogna mediatica durante la campagna elettorale del 2022 soprattutto da anime nere collocate a sostegno del candidato Zanfini e dalle quali quest’ultimo ed altri avrebbero dovuto prendere le distanze. Si trattava solo di un avviso di garanzia ma più di uno ha strumentalizzato la vicenda per delegittimarmi e demolirmi politicamente e colpirmi sul personale. Oggi in molti dovrebbero chiedermi scusa.” Ed ancora; “I cittadini hanno capito che io avevo operato nel giusto e hanno inteso rivotarmi per la seconda volta consecutiva. Un pensiero va all’amico Aieta, che ho votato e rivoterei, una persona corretta che si è sempre battuta per la legalità soprattutto nella sua Cetraro ed è sempre stato vicono anche ad Acri.” Non sono mancate accuse alla stampa e sulle procure ha affermato; ho sempre rispettato la procura inquirente e confidato nella giustizia giudicante.” Infine; “la mia onestà e il rispetto delle regole sono stati certificati dall’autorità giudiziaria”. |
PUBBLICATO 15/04/2024 | © Riproduzione Riservata
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