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Verso le regionali. Ecco come andò nel 2021. Pd primo partito, Tenuta il più votato

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
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Si vota il 5 e 6 ottobre. Nel 2021 furono poco più di 9mila i votanti ( 44,6 % ). Il Pd risultò essere il primo partito ( 1800 voti ) a seguire Forza Italia ( oltre 1000 ), Coraggio Italia ( oltre 900 ), Lega (755), Fdi (oltre 400), M5S (oltre 600), De Magistris (quasi 900).
Occhiuto
raggiunse 4mila preferenze ( 46,4% ), Bruni 2866 ( 32,7% ), De Magistris 1691 ( 19,3 % ), Oliverio 133 ( 1,5 % ).
Nel 2021 furono cinque i candidati locali; Intrieri ( De Magistris, 580 ), Tenuta ( Coraggio Italia, 795 ), Iaquinta ( Pd, 645 ), Pancaro ( M5S, 372), Pastore ( Oliverio, 48 ).
Di seguito i candidati che raccolsero più preferenze; Gallo 791, Aieta 678, Molinaro 428, De Francesco 251, Caputo 234, Chiappetta 205, Straface 206, Loizzo oltre 100, Graziano 93.
Al momento l’unico candidato locale ufficiale è Pino Capalbo, attuale sindaco, espressione Pd ma che potrebbe optare per una lista di appoggio ai Dem o addirittura alla Lista del Presidente.
Potrebbero esserci anche candidati di Fi e Sinistra Italiana. Alla fine, quindi, gli aspiranti consiglieri regionali locali potrebbero essere tre.
Gli ultimi candidati acresi che si sono seduti nell’assise regionale furono Maurizio Feraudo e Michele Trematerra dal 2005 al 2010, quest’ultimo fu eletto consigliere anche nel 2010 ma nominato assessore da Scopelliti.
Sul voto di ottobre c’è l’incognita astensionismo.
Tra i cittadini aumenta il disinteresse e la sfiducia. In effetti negli ultimi anni, sebbene alcuni abbiamo ricoperto importanti ruoli politici e istituzionali, il territorio non ne ha tratto assolutamente vantaggi.
Le promesse, anche quelle dei candidati del 2021, sono state prontamente disattese.
Ad oggi, infatti, la città, che negli ultimi cinque anni ha perso circa duemila residenti, è priva di rilevanti infrastrutture e servizi; viabilità per il capoluogo, l’autostrada e il mar Ionio precaria, ospedale ridimensionato, uffici dimezzati.
Ed è inutile sorridere e applaudire per qualche riuscito evento estivo perché le gravi criticità sono pronte a riemergere, le vie e le piazze a svuotarsi e le attività commerciali ad andare in apnea.

PUBBLICATO 22/08/2025 | © Riproduzione Riservata





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