Crisi idrica ad Acri


Gianpiero Mastrillo

Come spesso accade ad Acri nel periodo estivo si ha sempre il problema dell’acqua, già negli anni 60, mio Padre, si meravigliava che un paese di montagna avesse di queste problematiche, ma lui veniva da una realtà ben diversa, in cui la presenza nel suo paese di due grosse Sorgenti denominate Maretto e Torano, che alimentavano buona parte del casertano e del napoletano facevano si che questi problemi non esistessero.
La differenza tra quella porzione di territorio campano e quello acrese, che idrogeologicamente rientra nella bacino territoriale della Sila è notevole, in quanto quelle sorgenti campane sono sempre state monitorate ed utilizzate in modo razionale in virtù del carattere idrogeologico dell’area dei Monti del Matese. Il motivo che mi spinge a scrivere queste righe è dovuto ad un evidente ed ulteriore errore che si continua a perpetrare, “non c’è acqua e scaviamo i pozzi”. Ufficialmente, si è scritto che la mancanza di pioggia e di neve non alimentano le falde, per cui vorrei evidenziare che se le falde sono basse e/o poco alimentate la perforazione di pozzi serve ulteriormente a depauperare le risorse idriche sotterranee. Ma questo, uno studente di geologia o che studia materie equipollenti lo sa. Mi permetto ulteriormente di osservare che la perforazione di pozzi deve essere gestita non da esigenze politiche, ma da una reale conoscenza della risorsa idrica sotterranea, e da una conoscenza del reale utilizzo che fa la popolazione dell’acqua. Se si vuole risolvere il problema bisogna fare un censimento dei pozzi esistenti, e tenuto conto che buona parte di questi sono abusivi, si può evitare di dare la colpa ai fattori meteorologici, perché l’alimentazione delle falde idriche è ben più ampia e diversificata a livello territoriale. Per meglio intenderci le falde che alimentano le sorgenti acresi non sono semplicemente alimentate dai bacini locali, ma sono alimentate da un territorio ben più ampio. I pozzi non sono dei semplici buchi che si fanno nel terreno, ma sono delle opere idrauliche vere e proprie, che devono essere progettate e quindi eseguite con particolari studi al fine di avere un’opera che presenta una sua portata idrica dettata dalle caratteristiche geologiche, ma soprattutto idrogeologiche dei siti. Quindi perforare per il semplice emungimento di acqua può portare ad un abbassamento, ”ulteriore” della falda e tenuto conto delle caratteristiche del nostro territorio, possiamo avere un impoverimento dei bacini sotterranei difficilmente recuperabili nel tempo. La ricerca dell’acqua sotterranea è una cosa seria e vitale, che deve essere effettuata facendo le dovute ricerche e le dovute analisi. Il problema c’è, ma se un territorio come Acri continua ad avere problemi idrici, cerchiamo di ricorrere ad una politica meno sprecona e ad un riammodernamento tecnologico della rete idrica. E non diamo colpa alla natura, perché le risorse vanno utilizzate bene e bisogna pensare in tempo al modo di gestirle. Ovviamente non posso fare una dettagliata descrizione di come funziona un pozzo e di come si alimentano gli acquiferi, nel nostro caso granitici, perché potrei essere lungo, noioso e non è l’ambito adatto, ma non per essere presuntuoso, chi vi scrive ha qualche conoscenza di idrogeologia ed ha effettuato qualche studio “anche importante” sugli acquiferi granitici silani. |
PUBBLICATO 08/08/2016 | © Riproduzione Riservata

Commenta la news
Ultime Notizie
OPINIONE | LETTO 1475
Fondazione Padula: fatti e misfatti
Relativamente alla Fondazione “Vincenzo Padula”, dopo l’ulteriore riconferma del già presidente, il presente ci riporta coercitivamente alla routine; tutto l’establishment è ormai sollevato dal peso d ... → Leggi tutto
Relativamente alla Fondazione “Vincenzo Padula”, dopo l’ulteriore riconferma del già presidente, il presente ci riporta coercitivamente alla routine; tutto l’establishment è ormai sollevato dal peso d ... → Leggi tutto
OPINIONE | LETTO 783
Primo premio VI edizione concorso nazionale A. Scopelliti
Ennesimo traguardo per l’IC “Beato F. M. Greco-S.Giacomo”, che anche nell’ambito dell’inclusione ottiene un importante riconoscimento. Lo scorso 25 gennaio, infatti, presso il Teatro Francesco Cilea ... → Leggi tutto
Ennesimo traguardo per l’IC “Beato F. M. Greco-S.Giacomo”, che anche nell’ambito dell’inclusione ottiene un importante riconoscimento. Lo scorso 25 gennaio, infatti, presso il Teatro Francesco Cilea ... → Leggi tutto
IL GIORNO DELLA MEMORIA | LETTO 683
Anna Frank
Anna Frank (1929-1944) scrive il suo famoso Diario dal 12 giugno 1942 al 1 agosto 1944, offrendo così ai posteri una lucida e toccante testimonianza della vita in clandestinità di una ... → Leggi tutto
Anna Frank (1929-1944) scrive il suo famoso Diario dal 12 giugno 1942 al 1 agosto 1944, offrendo così ai posteri una lucida e toccante testimonianza della vita in clandestinità di una ... → Leggi tutto
COMUNICATO STAMPA | LETTO 1339
Il Comune di San Giorgio Albanese si tinge di rosa!
Sabato 25 Gennaio, giornata dedicata alla prevenzione e all’importanza della ricerca sul tumore al seno, fortemente voluta dall’assessore ai servizi sociosanitari dott.ssa Aurelia Sprovieri, dal sinda ... → Leggi tutto
Sabato 25 Gennaio, giornata dedicata alla prevenzione e all’importanza della ricerca sul tumore al seno, fortemente voluta dall’assessore ai servizi sociosanitari dott.ssa Aurelia Sprovieri, dal sinda ... → Leggi tutto
LA VOCE DI PI GRECO | LETTO 1150
Scuola aperta a cosa?
Anche il borgo fra le montagne segue quella che da anni e' diventata ormai una pessima abitudine. Far visitare gli edifici scolastici ai giovani che si devono iscrivere ai gradi superiori della pubbli ... → Leggi tutto
Anche il borgo fra le montagne segue quella che da anni e' diventata ormai una pessima abitudine. Far visitare gli edifici scolastici ai giovani che si devono iscrivere ai gradi superiori della pubbli ... → Leggi tutto