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Caro amico ti scrivo

Foto © Acri In Rete
Franco Bifano
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Caro anno nuovo, siano lieti di comunicarti che dopo ampia discussione e un’attenta valutazione dei fatti, a maggioranza con voto palese, ti è stata attribuita la responsabilità della bocciatura del piano di riequilibrio finanziario operata dalla Corte dei Conti a sezioni riunite. Il fatto che tu non sia ancora arrivato non vuol dire nulla, certi riconoscimenti di prestigio o certi premi importanti prescindono dalla presenza, si danno in contumacia.
Tutto questo lo capiranno anche i bambini che in futuro nasceranno sul nostro territorio.
Gli ignari pargoli si troveranno a dover pagare, fino a quando non saranno diventati adulti (per i prossimi trent’anni), un debito pari a 15 milioni di euro! Mica potranno obiettare che non c’erano o che il mutuo, loro non lo hanno neanche chiesto. Dovranno accollarsi l’inaspettato fardello senza poter dire nulla. Del resto, è così che forgiamo la tempra e il carattere delle nuove generazioni, facendogli pagare i debiti contratti da una classe politica buona solo per organizzare la sagra della cucuzza, quando la cucuzza la portano gli altri, s’intende.
Quindi, caro 2017 (caro in tutti i sensi) cerca di fartene una ragione. Siccome il piano di rientro è stato bocciato da quei giudici impiccioni della Corte dei Conti che mal sopportano la contabilità creativa e non apprezzano gli “artifizi contabili”, bisogna trovare un responsabile. La benedetta Fondazione Trasparenza, costata 35.000, non è stata. Non è stata la neanche la società di Locri, costata appena 49.000 euro. Non è stato nemmeno l’Assessore al bilancio perché agiva su delega del Sindaco, cioè di se stesso.
Né, tantomeno, può essere  stato  all’Avvocato Callipo che ha emesso una parcella di favore di 30.000 euro, non esistono alternative caro mio. Devi essere stato per forza tu. 
Facciamo cosi, poiché, nessuno degli impavidi condottieri, ha intenzione di mollare l’adorata poltrona, ti propongo un affare. Accollati la responsabilità sia del piano di rientro che del dissesto, in cambio prometto che  festeggeremo il tuo arrivo con  quintali di Tric trac, mortaretti,  bombe carta e fuochi d’artificio, roba da far invidia a Napoli.
Dopo i festeggiamenti valuteremo come andrà a finire. Intanto diremo  che si è trattato di un malinteso, di un equivoco che non c’è stato nessun piano di riequilibrio, quindi, nessuna bocciatura.
Del resto in questo siamo maestri. Lo abbiamo già fatto con la spazzatura e ha funzionato alla grande! (Ricordate?)
Tonnellate di rifiuti per mesi hanno inquinato, appestato, mortificato il territorio e poi di colpo spariti. Eh voilà, come se non fossero mai esistiti! 
Temo però che, anche questa volta, quello che non riusciremo a far sparire saranno le salatissime bollette.
Quelle sono come il cetriolo dell’ortolano, scivola, scivola finiscono sempre nello stesso posto.

PUBBLICATO 31/12/2016 | © Riproduzione Riservata



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