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Amara terra mia

Foto © Acri In Rete
Marcello Perri
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Era il 6 Ottobre 2016 quando scrivevo “Una triste realtà”, due giorni fa su un quotidiano online usciva “Valle dell’Oliva: tumori e rifiuti interrati in provincia di Cosenza, tutti assolti”.
Nella mattina di ieri ho appreso che un altro giovane del mio amato e martoriato paese ci ha lasciato. Un senso di impotenza, di rabbia e tristezza mi assale.
La nostra cittadina si raccoglie e si unisce al dolore che ha colpito un’altra famiglia. L’ennesimo giovane colpito da questo mostro che sta diventando inarrestabile. La nostra comunità sta pagando un prezzo troppo caro.
La comunità di Duglia continua ad essere colpita da questo mostro ma nessuno muove un dito.
Nessuno si pronuncia, mentre aumentano i viaggi della speranze e, purtroppo, aumentano le morti.
Nell’articolo scritto ad Ottobre ponevo delle domande alle quali nessuno ha mai dato risposta. Tutti continuano a tacere ma forse, tutti sanno. Basta leggere l’articolo uscito due giorni fa per rendersi conto (clicca qui).
Nessuno ha pagato fino ad ora, nessuno pagherà mai. Nessuno potrà mai restituire la vita a chi l’ha persa.
Non esiste cifra che compensi la perdita di un figlio, di un fratello, di un padre o semplicemente di un amico strappato al bene dei propri cari. Il nostro paese è in ginocchio.
Saracinesche abbassate, pullman pieni, un territorio inquinato e devastato dalla presenza di rifiuti tossici, come narrano i racconti paesani.
Questa è la fotografia di Acri oggi, ridotta così da chi, negli anni, non ha pensato al bene dei cittadini ma ai propri interessi.
Tra circa tre mesi saremo chiamati alle urne, sono iniziate le strette di mano ed i sorrisi.
Mi auguro che il futuro primo cittadino di Acri, per prima cosa, prenda in mano la situazione dell’ambiente, perché la realtà attuale è davvero preoccupante. Mi auguro che il futuro primo cittadino sia a disposizione della cittadinanza, perché la cittadinanza sarà al suo fianco.

PUBBLICATO 09/03/2017 | © Riproduzione Riservata



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