OPINIONE Letto 5628  |    Stampa articolo

Il fallimento dell’umanità

Foto © Acri In Rete
Franco Bifano
condividi su Facebook


Per molto tempo ho creduto che lo sterminio sistematico degli ebrei, avvenuto nei campi di concentramento nazisti durante la seconda guerra mondiale, era stato possibile perché i mezzi d’informazione dell’epoca erano poca cosa, oppure perchè le notizie - quando arrivavano - erano quasi sempre “drogate” dalla  propaganda, o   ritenute di dubbia attendibilità perché  erano, inevitabilmente, troppo spesso basate sul “sentito dire”.
Ero convinto che se le persone avessero avuto consapevolezza di quanto accadeva, se solo  avessero avuto la possibilità  di vedere attraverso incisivi servizi televisivi lo strazio  di donne e bambini fatti entrare in finte docce  per essere “gassati” e “passati per un camino” per poi finire nel vento  (come cantava Guccini) il mondo non sarebbe rimasto inerte. Avrebbe di certo reagito e, quindi, non solo la guerra avrebbe avuto un altro corso, ma sarebbe certamente durata anche molto di meno.
Povero ingenuo! E’ da un po’ che ho cambiato idea.
Già, ho cambiato idea da quando ho incominciato a capire - e non avrei voluto mai farlo -  che neanche l’informazione più capillare, le immagini più cruente smuovono le coscienze.
Certo, come per ogni cosa, esistono le eccezioni, come ad esempio la straziante l’immagine di Aylan, il  bambino morto sulla spiaggia turca. In quella tristissima circostanza, qualcosa si mosse. Tuttavia, resto convinto che nonostante il dolore intenso di quel momento abbia pervaso tutti, in pochissimi hanno mai avuto realmente la  consapevolezza che insieme a qual bambino morto sulla quella  spiaggia vi fosse distesa anche l’umanità  agonizzante.  Anche perché l’impetuoso vento dell’indignazione, che sembrava aver pervaso tutti, ha invece attraversato le nostre coscienze come il vento del deserto quando, sembra aver sollevato  una tempesta di sabbia,  che invece alla fine si rivela  soltanto un grosso polverone destinato ben presto  a diradarsi.
Faccio fatica a comprendere come sia possibile che, sull’altare di labili quanto provvisori equilibri geopolitici, venga tollerato  qualsiasi genere di orrore e consentite continue e ignobili  stragi di bambini,  come quella compiuta qualche  giorno fa in Siria. Com’è possibile che  il mondo non si vergogni e i popoli non sentano l’esigenza di  opporsi?
Ho ancora indelebile negli occhi l’immagine e nella mente le parole di un’altra  bambina che, ferita a morte dopo un bombardamento, trovava la forza di sussurrare “racconterò a Dio quello che mi hanno fatto”. Quest’affermazione che è un insieme di disperazione e di speranza sancisce e certifica il fallimento dell’umanità.
Forse un giorno, quando Dio stesso verrà a giudicarci, si circonderà di questi bambini e ci chiederà conto, davanti a loro, della nostra inerzia e di quanto  abbiamo fatto. Non illudiamoci, per quanto sia infinita la misericordia non sarà abbastanza per  sperare di essere perdonati.

PUBBLICATO 08/04/2017 | © Riproduzione Riservata





Ultime Notizie

SPORT  |  LETTO 452  
L'incredibile viaggio di Angelo e Matteo, l'amore per i rossoneri annulla le distanze
Molti seguono il Calcio a cinque per curiosità come nuovo appuntamento sportivo del sabato, altri invece lo portano nel cuore come un legame profondo. Per quanto il futsal nella nostra comunità sia an ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 664  
L'occasione mancata: i cimiteri di Acri restano in stato di abbandono dopo il bando perso
Nei giorni scorsi ognuno di noi ha sentito il bisogno di recarsi al cimitero per porgere un saluto ai propri cari defunti. Un gesto che travalica l'obbligo della tradizione rappresentando un momento i ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 1024  
Esposto sul fenomeno del randagismo ad Acri: basta scaricabarile e falsi comunicati, serve azione concreta
Il sottoscritto ha presentato oggi un esposto agli organi competenti, al Sindaco e all’Assessore delegato alla materia igiene e randagismo del Comune di Acri, in merito al sopraelencato fenomeno. Si ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 285  
Note in Biblioteca Pometti. Domenica 9 a Corigliano-Rossano gli Amici della Musica di Acri inaugurano una nuova rassegna di concerti
Domenica 9 novembre 2025, alle ore 19:00 (ingresso ore 18:30), la Biblioteca Francesco Pometti di Corigliano-Rossano ospiterà il concerto inaugurale del nuovo progetto musicale “Note in Bibliote ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 886  
L'onere dell'onore
Come si costruisce il merito civico di un paese? Dalla promozione, ad imperitura memoria, della morte di un servitore dello Stato, sconosciuto ai paesani, o dall’affermazione convinta e convincente de ...
Leggi tutto