OPINIONE Letto 5752  |    Stampa articolo

Il fallimento dell’umanità

Foto © Acri In Rete
Franco Bifano
condividi su Facebook


Per molto tempo ho creduto che lo sterminio sistematico degli ebrei, avvenuto nei campi di concentramento nazisti durante la seconda guerra mondiale, era stato possibile perché i mezzi d’informazione dell’epoca erano poca cosa, oppure perchè le notizie - quando arrivavano - erano quasi sempre “drogate” dalla  propaganda, o   ritenute di dubbia attendibilità perché  erano, inevitabilmente, troppo spesso basate sul “sentito dire”.
Ero convinto che se le persone avessero avuto consapevolezza di quanto accadeva, se solo  avessero avuto la possibilità  di vedere attraverso incisivi servizi televisivi lo strazio  di donne e bambini fatti entrare in finte docce  per essere “gassati” e “passati per un camino” per poi finire nel vento  (come cantava Guccini) il mondo non sarebbe rimasto inerte. Avrebbe di certo reagito e, quindi, non solo la guerra avrebbe avuto un altro corso, ma sarebbe certamente durata anche molto di meno.
Povero ingenuo! E’ da un po’ che ho cambiato idea.
Già, ho cambiato idea da quando ho incominciato a capire - e non avrei voluto mai farlo -  che neanche l’informazione più capillare, le immagini più cruente smuovono le coscienze.
Certo, come per ogni cosa, esistono le eccezioni, come ad esempio la straziante l’immagine di Aylan, il  bambino morto sulla spiaggia turca. In quella tristissima circostanza, qualcosa si mosse. Tuttavia, resto convinto che nonostante il dolore intenso di quel momento abbia pervaso tutti, in pochissimi hanno mai avuto realmente la  consapevolezza che insieme a qual bambino morto sulla quella  spiaggia vi fosse distesa anche l’umanità  agonizzante.  Anche perché l’impetuoso vento dell’indignazione, che sembrava aver pervaso tutti, ha invece attraversato le nostre coscienze come il vento del deserto quando, sembra aver sollevato  una tempesta di sabbia,  che invece alla fine si rivela  soltanto un grosso polverone destinato ben presto  a diradarsi.
Faccio fatica a comprendere come sia possibile che, sull’altare di labili quanto provvisori equilibri geopolitici, venga tollerato  qualsiasi genere di orrore e consentite continue e ignobili  stragi di bambini,  come quella compiuta qualche  giorno fa in Siria. Com’è possibile che  il mondo non si vergogni e i popoli non sentano l’esigenza di  opporsi?
Ho ancora indelebile negli occhi l’immagine e nella mente le parole di un’altra  bambina che, ferita a morte dopo un bombardamento, trovava la forza di sussurrare “racconterò a Dio quello che mi hanno fatto”. Quest’affermazione che è un insieme di disperazione e di speranza sancisce e certifica il fallimento dell’umanità.
Forse un giorno, quando Dio stesso verrà a giudicarci, si circonderà di questi bambini e ci chiederà conto, davanti a loro, della nostra inerzia e di quanto  abbiamo fatto. Non illudiamoci, per quanto sia infinita la misericordia non sarà abbastanza per  sperare di essere perdonati.

PUBBLICATO 08/04/2017 | © Riproduzione Riservata



L'offerta informativa di Acri In Rete restera' gratuita, senza barriere digitali che limitino l'accesso a notizie, inchieste e approfondimenti.
Se credi in un giornalismo libero, indipendente e impegnato a dire la verita', la tua donazione puo' diventare un sostegno concreto alle nostre battaglie.
La tua donazione sara' davvero una (bella) notizia.











Ultime Notizie

FOCUS  |  LETTO 608  
Focus politica. Gruppi consilari. Ecco perché la maggioranza è stata costretta a fare dietrofront
Per capirci di più e meglio sulla questione Gruppi consiliari, uno degli argomenti più dibattuti nell'ultimo mese, abbiamo incontrato l'avvocato Dario Sammarro che, insieme al prof. Renato Rolli, ha d ...
Leggi tutto

I RACCONTI DI MANUEL  |  LETTO 200  
Un natale qualunque
Quel giorno il vecchio al pascolo aveva preso troppo freddo ed era finito per beccarsi una brutta influenza...I minuti continuavano a scorrere formando le ore e fuori il vento fischiava confondendosi ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 1582  
Pubblica illuminazione: domani in Consiglio comunale una scelta che può legare Acri per 25 anni. La maggioranza si fermi!
Tra i punti all’ordine del giorno del Consiglio comunale di domani, previsto per le 11, ve ne è uno di estrema importanza e che riguarda la riqualificazione e l’efficentamento della pubblica illuminaz ...
Leggi tutto

LA RECENSIONE  |  LETTO 421  
Su “Questo paese”. Il luogo che abitiamo condiziona irrimediabilmente chi diventiamo
"Questo paese", di Francesco Siciliano è un romanzo che si inserisce con delicatezza e potenza nella tradizione del realismo meridionale, ma con la freschezza dello sguardo pre-adolescenziale. ...
Leggi tutto

IL FATTO DELLA SETTIMANA  |  LETTO 1233  
Aumenti e errori Tari. Imbarazzo e scuse nella Commissione bilancio
Si sta chiudendo in malo modo il 2025 per la Maggioranza di centro destra.... ...
Leggi tutto