Lettera aperta Letto 1148  |    Stampa articolo

Il problema culturale e l'ascensore della vergogna.

Alessandro Feraco
Foto © Acri In Rete
Egregio Signor Sindaco vorrei porLe alla sua attenzione l'ennesimo fatto increscioso di per sé neanche lontanamente immaginabile in una società civile specie in una città dove il Primo cittadino si fa paladino dei servizi sociali. Ma le cose più assurde come ben sa, si consumano stranamente nelle vicende quotidiane, dove sembra tutto così banale pensare certe cose che si stenta a crederci. Ma proprio in quei casi l'ignobiltà colpisce tutti noi cittadini e scusateci se pretendiamo qualche piccolo diritto che dovrebbe esserci garantito.
Nell'anno duemilaesei prendere l'ascensore per superare una barriera architettonica non indifferente con una scalinata molto ripida come quella dell'ingresso dell'Anfiteatro comunale diventa una chimera…
L'ascensore che dovrebbe garantire il superamento di quella barriera architettonica è perennemente chiuso da un cancello con tanto di lucchetto. Senza nessun cartello di comunicazione e senza giustificato motivo.
Un lucchetto che manifesta una vergogna, per coloro che necessitano di uno strumento che dovrebbe garantire ai diversamente abili di accedere all'Anfiteatro, agli anziani con problemi di deambulazione che vogliono vedere il saggio della nipotina, agli infermi che si aiutano con le stampelle per cercare di raggiungere la cima delle scale, alle mamme che con i loro piccoli nel passeggino si trovano di fronte all'ennesimo disagio.
Un lucchetto quello dell'Ascensore della vergogna che si manifesta nelle menti di coloro che dovrebbero garantire il buon funzionamento della struttura, ai responsabili che in modo scorbutico cercano di liquidarti come per dire non rompere, adeguati come gli altri, arrangiati!
Questo perché molto gentilmente e senza paura di chiedere motivazioni non sono stato zitto!
E Sig. Sindaco stare zitto non è democratico, specie, quando ci sono di mezzo bambini e anziani.
Stare zitto è un pò come accettare questo stato di cose, il degrado culturale e sociale che viviamo per colpa del responsabile di turno che si veste di autorità.
Quando ho chiesto aiuto al personale comunale visto che l'ascensore mi è stato "dichiarato guasto in base all'esigenza delle richieste" la risposta è stata esci e fai il giro lungo della via della Sila ed entri dalla porta di sevizio. Strada al buio, sterrata senza asfalto, con bidoni di immondizia pieni colmi con tante bottiglie di vetro rotti che fuoriuscivano, e si deve passare in mezzo alle strettoie dei camion che trasportano gli impianti luce e se succede qualcosa magari mi avrebbero risposto a me e alle altre quindici famiglie con tanto di passeggino chi vi ha autorizzato ad usare un ingresso di servizio?
Non è la prima manifestazione estiva in programma all'Anfiteatro e il problema si è verificato ogni volta, è possibile che non si riescano a risolvere problemi così semplici.
Scusatemi se sono solo un cittadino che non sta zitto e si lamenta per queste "sciocchezze", ma se trovate un po' di tempo rimediate anche a questo problema CULTURALE, perché il disservizio ormai l'abbiamo già avuto.

Grazie.

PUBBLICATO 26/6/2006

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