Comunicato Stampa Letto 1212  |    Stampa articolo

Italia Dei Valori interviene su Gencarelli.

Italia Dei Valori
Foto © Acri In Rete
Anche se l'Italia dei Valori non ha partecipato alla formazione del documento dal titolo "La maggioranza non si modifica", per cui è sbagliato attribuirne la paternità al coordinamento di centro-sinistra, non possiamo che condividerne il contenuto e il principio che in esso viene consacrato. Finalmente si assume, come elemento che deve avere la funzione primaria (e nobile aggiungiamo noi) di ridurre gli spazi della confusione dei ruoli, della degenerazione della politica, delle pratiche dei partiti, il principio secondo cui la maggioranza che è uscita dal voto popolare non deve subire modificazioni.
Un vero scatto di orgoglio e una lodevole iniziativa se solo si pensa che in passato, tanto nell'uno quanto nell'altro schieramento, la gestione della macchina amministrativa comunale è stata spesso disturbata da inopportune ingerenze dei partiti e dei suoi esponenti. Il documento rappresenta, dunque, un momento di maturità di una classe politica che finalmente si pone di fronte al suo elettorato in maniera responsabile e seria.
Da qui la condivisione dei principi affermati, anche perché sugli stessi argomenti noi da tempo portiamo avanti una concreta campagna di sensibilizzazione che, finalmente, è stata recepita anche da quella parte della coalizione che fino ad oggi non si era mai spinta fino a tanto. La determinazione di impedire che la maggioranza possa subire modificazioni impone, di converso, il rafforzamento della coalizione di governo così da neutralizzare quella becera pratica del ricatto politico propria di alcuni partiti che, solo perché determinanti numericamente, hanno dimostrato di non disdegnare di paralizzare, con atteggiamento irresponsabile, l'attività istituzionale.
I partiti della maggioranza, e solo quelli (perché la coalizione non deve essere modificata!), devono, dunque, sapersi rafforzare al loro interno per dare sempre più forza e solidità alla coalizione stessa. In altri termini: se è vero che la coalizione di maggioranza non deve essere modificata è altrettanto vero che questa deve essere sempre più rafforzata così da renderla impermeabile rispetto a quelle pratiche di ricatto politico-numerico che, anche di recente, hanno minato democrazia e la vita delle istituzioni, il consiglio comunale innanzitutto. E l'unico modo per rafforzare la coalizione è quello di garantire sempre maggiore solidità ai partiti che la compongono.
Un processo, questo, che deve passare imprescindibilmente attraverso il rafforzamento numerico dei partiti che compongono la coalizione di governo magari a scapito dei partiti di opposizione. Una diversa impostazione, speculativa e dannosa, risponderebbe solo alla perversa logica della violazione degli spazi della democrazia e della partecipazione.

PUBBLICATO 13/7/2006

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