É estremamente semplice comprendere la modalità di formazione del fango: si butta acqua sulla polvere. Ciò è stato compiuto da aspiranti "Giovani di Sinistra". Da alcune loro dichiarazioni, rese pubbliche, fatte circa un mese fa, traspariva un intento di presunta critica accesa nei confronti di un'ormai inetta, volendo utilizzare un generoso eufemismo, amministrazione di pseudo centro-sinistra. A ciò è seguito, circa un mese dopo, un confronto pubblico, dopo precedenti chiarimenti avuti da queste impavide "giovani menti" con alcuni dirigenti del proprio partito e con alcuni degli amministratori. Da tale confronto-dibattito, a parte proposte realmente valide rivolte ad alcuni elementi della giunta, è risultato ormai chiaro a tutti che non esiste una componente giovanile all'interno del microcosmo politico acrese. Una forte collusione del mondo giovanile, che sostiene di far politica, con ambiguità comuni a società politica e società civile e la paura costante di essere estromessi da meccanismi clientelari esasperanti ed esasperati, attribuiti alla passata amministrazione di centro-destra, meccanismi che, come si sa, portano sempre grossi benefici nella nostra società "meritocratica" e hanno fatto sì che l'incontro non avesse un intento critico, come le esternazioni precedenti avevano paventato, ma lo si è volutamente trasformato in una kermesse di opere millantate dai nostri amministratori. Ciò è stato particolarmente evidente nel momento in cui qualche voce fuori dal coro intervenuta ha posto l'accento sull'impossibilita dei giovani di fare politica e del loro ruolo subalterno all'interno dei partiti politici, dai quali ormai la dottrina politica è scomparsa da decenni. Una voce fuori dal coro, quella del sottoscritto, ha evidenziato il problema del fittizio ricambio generazionale dovuto sia ai possessori di troni, visto che di vere e proprie monarchie politiche (anche di natura familiare) si tratta, e voluto anche dai giovani che aspettano eredità politiche dovute alla unione a cui facevo riferimento in precedenza.
Per la cronaca: il mio intervento all'interno del dibattito è stato letteralmente troncato nel momento in cui cominciavo a porre in risalto l'impossibilita per un giovane di militare in una forza politica, forse perché rendevo molto più credibile il mio contributo all'interno del dibattito facendo degli esempi reali. "Giuridicamente" accusato, insieme a qualche altro dissenziente, da parte dell'assessore alle politiche giovanili di esser uscito fuori tema per come era stato volutamente organizzato l'incontro, e accusato dall'assessore alla Qultura, esponente del P.R.C. (il mio partito di provenienza prima di entrare nel P.d.C.I.) di dichiarazioni mendaci sull'impossibilita di far politica in un partito di proprietà, non del popolo ma, di un "gigante politico", mi arrogo il diritto di espressione sancito dalla Costituzione e dimenticato da questi grandi uomini di partito. Avendo posto un tassello all'interno di questa amministrazione, pretendo una equa gestione della cosa pubblica, vorrei partecipare a "viaggi in paradisi naturali" accessibili solo a pochi "eletti (e non eletti) volontari", per la mia bella presenza intellettuale fare da steward in qualche sfilata qulturale con la presenza di oratori degni di tale definizione. Concludo queste mie poche riflessioni chiedendo a tutti gli esponenti della giunta di illustrare un consuntivo di poco più di un anno di amministrazione, sottolineo consuntivo e non preventivo se non dovesse essere chiaro agli addetti e a i non addetti ai lavori, e chiedo al sindaco Prof. Coschignano di rimodulare la giunta comunale o che si vada alle urne per incapacità di amministrare.

Damiano Pisarra
Uomo e libero cittadino