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3 Gennaio: omaggio a Giorgio Gaber.

Eugenio Alfano
Foto © Acri In Rete
Il 3 gennaio prossimo, a quattro anni dalla sua morte, Acri organizza un tributo a Giorgio Gaber.
Gaber è stato uno dei maggiori artisti ed intellettuali nel panorama italiano della seconda metà del Novecento. Fondatore del Teatro-Canzone, insieme a Sandro Luporini – coautore di tutti i testi del TC - , ha analizzato e descritto con onestà intellettuale la società italiana degli ultimi 30 anni.
A cantare le canzoni di Giorgio Gaber, alle ore 21:00 presso il Cinema S. Domenico (ingresso gratuito), è Giulio D’Agnello.
L’artista si cimenterà nei brani più famosi di Gaber e Luporini, tra i quali “Lo shampoo”, “La libertà”, “Far finta di essere sani”, “Il dilemma”.
Presenterà inoltre alcune delle nuove canzoni scritte da Sandro Luporini e che usciranno a breve sul mercato discografico: “Forse un uomo”, “Il testimone”, “La pazzia”.
Quando Giorgio è mancato, per due anni non ho preso in mano la penna. Ero proprio convinto che non avrei scritto più. Poi però ho ricominciato con un lavoro di Teatro Canzone con Patrizia Pasqui e l'attore Mario Spallino, Il dottor Céline. E ho convinto il cantante Giulio D'Agnello a passare dai tributi a Gaber a cose inedite scritte con me” (S. Luporini).
Alle ore 17:00, sempre al Cinema S. Domenico, verranno proiettati filmati di Giorgio Gaber e si discuterà con Gian Luigi Ago (conoscitore della vita e delle opere dell’artista) di alcune delle tematiche fondamentali presenti in tutto il percorso del Teatro-Canzone: la disgregazione dell’essere, diviso tra un Io materiale e uno spirituale (proiezione di “Un’idea”, “Quello che perde i pezzi”), che si proietta anche sul rapporto di coppia e sulla sessualità (“Il Signor G e l’amore”); l’appartenenza a valori veri e sinceri e “non compromessi con ogni compromesso” (“Qualcuno era comunista”); la critica alla democrazia e alla libertà “obbligatoria” (“L’America”, “L’elezioni”); il mercato “che avanza più che mai” trasformando un gruppo di individui, di singoli individui in massa (“Il pelo”, “La massa”).
Al termine verrà proiettato il video di “Io non mi sento italiano”, brano che dà il titolo al suo ultimo album, uscito postumo.


PUBBLICATO 28/12/2006

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