Stando alle comunicazioni del presidente del Consiglio comunale, Giacomo Cozzolino, rese nel corso dell'ultima riunione, questa potrebbe essere la settimana decisiva per scrivere la parola fine a una vicenda che si trascina ormai da anni.
Si tratta degli ormai famosi 203 lavoratori disoccupati, in stato di agitazione ormai perenne dal 1999. Bisogna infatti risalire a quell'anno per l'inizio di questa storia. E' la vicenda di un gruppo di disoccupati che, esasperati per la mancanza di una benché minima prospettiva di lavoro, decide di occupare, per diverse settimane, il Comune. Una storia, tutto sommato, simile a quella di molte altre in realtà non tanto diverse da quella acrese.
Dopo reiterate riunioni ed eclatanti forme di protesta, la Regione concede un finanziamento per un progetto del Comune, all'epoca guidato dal sindaco Angelo Rocco, di riqualificazione urbana. I lavori partirono qualche settimana dopo e la protesta venne momentaneamente disinnescata. Ma si trattava di una situazione destinata a riesplodere, come il resto della vicenda documenta. Infatti, finite le risorse messe a disposizione dalla Regione, i lavoratori interessati ritornarono nella loro condizione di disoccupati e ripresero a protestare.
Tra promesse politiche puntualmente disattese e proteste continue, la loro vicenda si è trascinata per ben sette anni. In questa settimana, probabilmente giovedì, in una riunione del consiglio comunale, che verrà convocata nelle prossime ore, dovrebbe essere resa nota la stipula di una convenzione tra Comune di Acri e Regione Calabria per permettere a questo gruppo di disoccupati di lavorare.
Ormai non sono più i 203 iniziali, ma molti di loro sono ancora senza lavoro. Non si conoscono al momento i termini dell'accordo, ma sembra che ormai si sia al termine di questo interminabile percorso.