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L’opposizione e la nevrosi ossessivo-fobica.

Angela Forte
Foto © Acri In Rete
L’UDC ha partorito due nuove, interessanti, « fatiche », apparse in rete negli ultimi due giorni (« Il Sindaco e la sindrome della sua amministrazione » ; « ipertrofia ed atrofia della politica »).

Più che di un qualcosa che atterrebbe ai “logo-tipi della psicologia” l’opposizione di centro-destra ad Acri (e -se vale il “comune sentire”- prossima opposizione nel Paese) sembra in preda ad una vera e propria sindrome psichiatrica, che ci preoccupa non poco.

Si tratterebbe di una forma di nevrosi tra le più resistenti alla terapia e per la quale forse solo la psicoterapia sembra avere dato qualche modesto risultato. Non si spiegherebbe altrimenti il postulato che l’UDC ripropone costantemente: siamo stati bravi, abbiamo realizzato tanto, non è possibile che Acri ci abbia così mortificato con una sconfitta che non avevamo previsto e che non riusciamo a mandare giù. Abbiamo volutamente usato il termine postulato perché quando si passa alla fase dimostrativa il centro-destra comincia ad arrancare e si arrampica ancora una volta sugli specchi dicendo che c’erano progetti in cantiere e che l’attuale Amministrazione li avrebbe fermati.

E’ giusto a questo punto analizzare punto per punto i rilievi mossi:

1) PRU, PSU, PIT: non pensavamo fosse necessario ricordare alla Destra che i PRU sono stati avviati dall’Amministrazione Rocco e formalizzati dall’Amm.ne Tenuta e che poi quest’ultima li ha fatti languire nei cassetti degli Uffici preposti fino a quando l’attuale Amministrazione non li ha smossi e rimodulati in sei mesi.

Nello specifico ci piace ricordare che dei PSU stanno per partite le gare di 3 progetti su 5.

Sui PIT diciamo ancora “grazie” all’ex presedente per avere portato a casa il 3.9% dei finanziamenti per un’area che rappresenta oltre il 20% del totale, compromettendo, fra l’altro, il futuro avendo sposato criteri di divisione fortemente penalizzanti per Acri. Ci piace ancora ricordare che l’Amministrazione di centro-sinistra di Acri è l’unica ad avere espletato tutti gli adempimenti previsti e sarebbe pronta a partire ma che, per colpa dei ritardi degli altri paesi, la Regione non ha potuto ancora emettere il decreto di spesa. Noi siamo fermi ad aspettare che gli altri facciano la loro parte.



2) Sulla 660: come il Sindaco va ripetendo da tempo, non ci interessa una guerra per la primogenitura. Abbiamo solo proposto un altro tracciato e su questo invitato la Destra a un confronto.



3) I DEBITI: A fronte dell’affermazione dell’UDC di avere lasciato i conti in ordine, è doveroso ricordare i 2.000.000 di euro di debiti lasciati in eredità dalla giunta Tenuta tra contenziosi, contributi non pagati e smaltimento neve. Chi volesse può venire in Comune per una verifica.



4) RINEGOZIAZIONE MUTUI: facciamo un esempio semplice per agevolare la comprensione di quello che è stato fatto. Una famiglia deve restituire un mutuo per la prima casa, acceso ad un tasso del 5% per la durata di 20 anni. Anche i bambini sanno che se si chiede di pagare in 30 anni il tasso passa come minimo dal 5 al 7%. Grazie ad un’operazione condotta brillantemente dalla giunta Coschignano, Acri è riuscito ad ottenere una rinegoziazione dei mutui con un ammortamento trentennale ed un tasso che passa dal 5 al 3 virgola qualcosa. Volendo fare un esempio per concretizzare l’immagine: il Comune non pagherà più 400.000 euro a semestre di rata di ammortamento ma 265.000. Nell’UDC qualcuno ha dato mano al pallottoliere ed ha “scoperto” che facendo la somma aritmetica su trenta anni viene una cifra maggiore che su 20. Chiediamo scusa per non avere spiegato aprioristicamente quello che è un puro esercizio aritmetico.



5) DISCARICA: Stiamo per allargare e bonificare la discarica risolvendo il problema dei rifiuti per i prossimi cinquant’anni, mentre la passata gestione aveva fatto di tutto per far si che la discarica venisse chiusa costringendoci a portare quotidianamente i nostri rifiuti alla discarica di Crotone.



6) ICI: Il recupero di migliaia di evasori ha comportato sicuramente qualche disordine di tipo organizzativo e gestionale e di questo ci scusiamo con i cittadini. Va detto, per amore di verità, che 5 anni di Destra hanno prodotto solo i guasti della TEFISEL e un collegamento tra catasto e realtà immobiliare acrese vicino al disastro, certo non riparabile in sei mesi.



7) Il Sindaco e la disponibilità a ricevere i cittadini: ci si obietta che 2 giorni a settimana sono pochi. Rammentiamo che i giorni programmati servono solo a dare la certezza a chi ha prenotato un incontro di potere trovare il primo cittadino. In passato per un incontro col Sindaco bisognava passare i filtri di DIGOS, INTERPOL, VIGLI URBANI, GUARDIE DEL CORPO per poi avere spesso l’amara sorpresa di non trovare l’interlocutore.

Una differenza non da poco: oggi chi, come la citata signora, lamenta aria di “clientelismo” ha potuto interloquire direttamente col Sindaco e ricevere risposte in tempi rapidissimi. Fino ad un anno fa al cittadino sarebbe toccato prendere appuntamento per potere esporre la questione in privato dopo circa un mese. Già perché non solo non esisteva un sito del Sindaco ma quello ufficiale era stato soppresso.



8) IL VOSTRO PROGETTO: lo avevate, lo avete ancora ma i cittadini di Acri lo hanno bocciato. Se avrete pazienza e buona volontà, stando a guardare, siamo sicuri che potrete migliorarlo, integrandolo con un ingrediente essenziale: la disponibilità a sentire la voce e le proposte della gente, anche di quelli che vi hanno mandato a casa a riflettere.


Due righe sul secondo articolo(ipertrofia ed atrofia della politica). Qui il tono è diverso; si dice in sostanza agli acresi: non preoccupatevi di Berlusconi, non pensate al fallimento di 5 anni di politica intesa come mero soddisfacimento di interessi privati e particolaristici, pensate piuttosto al bilancio di otto mesi di attività amministrativa locale. No, non pensiamo sia colpa del freddo! Ci sembra piuttosto l’ultimo, disperato tentativo di chi, attaccato alla canna del gas, cerca un espediente per fare pensare ad altro. Berlusconi ci ha provato con il caso Unipol, l’UDC nostrana, molto più modestamente lo fa con i mezzi e gli strumenti di cui dispone. A ciascuno il suo.

Un saluto agli amici dell’UDC e un augurio per un pronto e completo ritorno alla realtà.

PUBBLICATO 3/2/2006

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