Comunicato Stampa Letto 1177  |    Stampa articolo

Anomalie poco democratiche dell’amministrazione di centrosinistra.

Alessandro Feraco
Foto © Acri In Rete
Con il Bilancio annuale di previsione per il 2006 si è confermato la politica poco oculata e avventurosa che la nuova gestione del Palazzo comunale vuole intraprendere nei prossimi anni. Dal Bilancio basato su di una seria e motivata programmazione del complesso urbano, civile, sociale e di eccellenza della città siamo passati alla FINANZA FANTASIOSA intenta a regolarizzare i conti vendendo la pelle dell'orso prima di averlo catturato. Il segretario Luigi Maiorano afferma che un Bilancio di previsione non può che essere bocciato se persino i Revisori dei Conti nella loro bontà hanno rilevato delle condizioni di riserva perché esiste uno squilibrio finanziario evidente tra le entrate e le uscite della spesa corrente, l'equilibrio è solo virtuale basato su probabili e supposti introiti provenienti da un CONDONO fiscale da 'promuovere' ai cittadini acresi e dalla vendita di terreno DEMANIALE, sul quale ancora la Regione non si è espressa, e da uscite certe della spesa corrente di gestione amministrativa comunale.
Durante la presentazione del Bilancio non è mancata la dichiarazione populistica e falsa sulla paternità finanziaria dei PRU accreditata impropriamente all'attuale Sindaco, il cui unico merito è stato solo quello di rischiare di farli perdere i 4 milioni e mezzo di euro gli unici soldi pubblici che arrivano direttamente dagli enti sovracomunali. Ha inoltre illuso e messo a serio pericolo finanziario le imprese private che avrebbero potuto fallire partecipando agli illeciti progetti dei PRU perché l'Amministrazione gioca con le interpretazioni allargate fai da te e gli inciuci politici che portano solo al dissesto amministrativo del nostro comune.
Forse per protagonismo o chimera di successo da lasciare ai posteri quest'Amministrazione di centrosinistra continua a sbagliare e a mettere nuovamente a rischio il finanziamento dei PRU. Piuttosto che completare il III Lotto del Palazzetto dello Sport le cui colonne giacciono visibili a tutti - opera finanziata finora dallo Stato e preventivata nel PRU - hanno DEVIATO i fondi lasciandolo incompleto per la costruzione di un teatro con ben 2 milioni e mezzo di euro, ricadendo nell'illecito che ha determinato la precedente e mortificante revoca consiliare.
La coerenza e la conformità ai programmi politici sono solo una riga in più aggiunta alle Dichiarazione programmatiche del Sindaco, e là sulla carta sono rimaste. Ricordiamo il ripensamento sull'articolo 88 del Regolamento Cimiteriale con il quale si è svenduta l'autonomia economica dei Cimiteri di Acri. L'abbandono della Strada SS 660 affidata a proclami elettorali dell'ultima ora mentre i finanziamenti aspettano solo l'avvio dei lavori. Pensiamo alle Politiche Sociali e al Bilancio partecipato che più che partecipato è stato per invito discrezionale con "pranzo precotto". Esemplare una su tutte la decisione di svilire e annientare i buoni propositi della cittadinanza attiva promotrice del volontariato acrese. Se le associazioni di volontariato sono state invitate al Bilancio partecipato in quanto valide e utili, promotrici di risorse nonché forza sociale insostituibile sul territorio al quale la loro esistenza è legata, perché la stessa Amministrazione comunale in maniera poco democratica, sottraendosi ad assumere le proprie responsabilità, affida lo svolgimento dei Progetti di Servizio Civile ad una Associazione di Volontariato di Borgia un paesino della provincia di Catanzaro? Quando la legge permetteva al Comune di accreditarsi come Ente di Primo Livello perché da più di tre anni opera nel settore, i volontari, l'esperto dell'ANPAS presenti ad Acri si erano resi disponibili a continuare a fare quello che avevano fatto sempre volentieri: servizio di volontariato con progetti di Servizio Civile Nazionale. Ennesima gaffe alla quale un consigliere di maggioranza ha chiesto di rimediare con il ricorso ad una nuova marcia indietro amministrativa con l'annullamento dell'atto deliberativo effettuato a favore di tale Associazione di Borgia. E pur vero che sbagliando s'impara, ma i cittadini vi hanno mandato a loro insaputa a governare non a fare prove a spese della comunità! Verrebbe da dire rinunciateci per cortesia prima che sia troppo tardi…
Vogliamo ricordare che in questa campagna elettorale l'UDC difende l'identità cristiana dell'Italia - non nel senso stretto solo di fede o di scelta clericale - ma si intende la difesa della nostra civiltà , della nostra storia e della tradizione italiana e siamo fieri di dare il nostro contributo direttamente con un nostro concittadino il Senatore Gino Trematerra "vero" candidato al Senato per la Calabria.

PUBBLICATO 6/4/2006

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