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Elezioni: tre in corsa. Nessuno per il PD.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Le indiscrezioni pubblicate ieri, trovano conferma nella pubblicazione delle liste ufficiali. Saranno tre gli acresi in corsa per il Parlamento; due per la Camera, Pasquale Zanfino ( Sinistra democratica – l’Arcobaleno ) e Maria Carla D’Agostino ( Idv ) e uno per il Senato, Gino Trematerra ( Udc ).
All’indomani della presentazione dei candidati, fa riflettere come nessun esponente del Pd sia in lizza. Ex Ds e Dl non hanno avuto la forza di imporre un proprio nome nonostante i vertici locali avevano chiesto visibilità e considerazione del territorio.
Così non è stato e, naturalmente, il gruppo dirigente di un partito che, a livello locale non è ancora costituito, mugugna e polemizza con gli organi provinciali e regionali. Il fatto che il Pd non abbia nessun rappresentante acrese ( anche all’interno dei direttivi regionali e provinciali ) nasce da lontano, da quel quattordici ottobre, quando, cioè, gran parte dei Ds si disimpegnò per le Primarie.
Minniti e la Corigliano, evidentemente, ne hanno tenuto conto. Nei giorni scorsi il presidente del consiglio comunale, Cozzolino, aveva usato parole dure nei confronti di Minniti ed ora c’è il serio rischio che il gruppo dirigente, ex Ds e Dl, non faccia un’adeguata campagna elettorale lasciando libera scelta ad iscritti e simpatizzanti.
Da questa situazione ne possono trarre vantaggio i due candidati dell’area di centro sinistra. Zanfino ha ricoperto in passato il ruolo di sindaco ed è stato dirigente Ds prima di aderire alla Sinistra Democratica. Per lui un settimo posto alla Camera. La sorpresa è rappresentata da Maria Carla D’Agostino, moglie del consigliere regionale di Idv, Feraudo. Per lei un ottimo terzo posto alla Camera e discrete chance di farcela in caso vincesse Veltroni. Idv locale può festeggiare e questa candidatura è una conferma, qualora ce ne fosse bisogno, del notevole peso specifico del marito all’interno del partito e dell’alta considerazione che Di Pietro stesso ha nei suoi confronti tanto che la D’Agostino, grazie proprio all’avallo di Roma, ha avuto la meglio su altri pretendenti locali.
Nessun acrese, invece, per Pdl, Sdi e La Destra mentre l’uscente Trematerra dovrebbe tornare ad occupare lo scranno di palazzo Madama.

PUBBLICATO 11/03/2008

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