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Centro anziani senza energia elettrica da due mesi.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Spesso, è risaputo, i fatti smentiscono i proclami. Quasi sempre, nelle linee programmatiche di un sindaco, o di una coalizione, i servizi sociali occupano, come giusto che sia, un posto di primo piano. Peccato, però, che alla fine anziani, disabili, famiglie disagiate e meno abbienti vengono lasciati soli con i loro problemi. Da due mesi, esattamente dal quattro di marzo, il centro di aggregazione per anziani di piazza della Democrazia, è privo corrente elettrica. Circa cento anziani devono fare a meno di riscaldamento, televisione, frigorifero, computer, servizi igienici.
La struttura è composta da una sala grande, due piccole e un bagno oltre ad un ampio spazio all’esterno dove è situato un campetto di bocce. Per loro l’edificio rappresenta un importante punto di riferimento dove ritrovarsi per leggere, giocare a carte, scambiarsi le opinioni. Ciò soprattutto nei mesi invernali, che ad Acri durano un bel po’. Da due mesi, invece, non possono usufruire appieno della struttura. Solo in questi ultimi giorni, grazie alle belle giornate ed all’ora solare, i cento utenti possono godersi l’ampia sala. Antonio Pignataro, che del centro è il vero protagonista, non sa darsi pace. Del resto come i suoi amici.
Il comune sostiene che tutto è in regola ma non è vero”, dice con amarezza e sdegno. La struttura ospita gli anziani dal 2001. E’ stata donata dall’allora Sip al comune attraverso la somma simbolica di lire mille ma con la clausola che avrebbe dovuto fungere da centro di aggregazione per giovani o anziani.
Il vice sindaco, nonché assessore al bilancio Bonacci, ammette il debito del comune nei confronti dell’Enel e di averlo saldato un mese fa. Circa duecentomila euro. Ma allora perché la struttura è ancora senza energia?
Il debito, secondo Pignataro, ammonterebbe a poco meno di seicentomila euro. L’operatore Enel interpellato dà ragione agli anziani e aggiunge che il ripristino dell’energia elettrica avverrà solo quando saranno saldate tutte le bollette insolute. Cioè quando sarà versata la somma di altre trecentomila euro.
Conoscendo il grave stato di salute delle casse comunali, agli anziani non resta che sperare in un caldo africano ed in giornate di sole pieno.


PUBBLICATO 01/05/2008

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