Religione Letto 2285  |    Stampa articolo

Salto in alto, salto in largo.

sac. Sergio Groccia
Foto © Acri In Rete
Nel deserto della vita è possibile essere morsi dai denti di serpenti velenosi quali le disavventure del rifiuto o le restrizioni di ogni possibile espressione umana…
Sono i momenti estremi di rischio che divorano le possibilità di vita della persona a favore di una morte pressoché immediata.
La ribellione alla propria esistenza apre voragini di attesa e scava abissi di delusione.
Ma a chi sta naufragando nelle acque incostanti del proprio vissuto si tende la mano della divina presenza e l'esperienza della salvezza si fa pregnante di significato.
Risorse inaspettate fluiscono quando hai vissuto sul ciglio della morte, è come se la luce dell'intelletto ormai spenta ritrovasse nuova fiamma e colmasse ogni vuoto.
Bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato, perché chi crede abbia la vita eterna. Questa urgenza fa pensare che non siamo in grado di riconoscere il Figlio dell'uomo tra gli uomini, che abbiamo bisogno di sperimentare il limite della caduta per avvertire forte la necessità di qualcuno che ci salvi.
Le recriminazioni su Dio e sui suoi amici avvelenano l'esistenza, ma anche in questo caso Dio è salvezza.
La recriminazione viene innalzata non come condanna ma come parola di guarigione. Il dover alzare lo sguardo, il non far da sé.. questa è salvezza.
Il Figlio dell'uomo posto in alto è sorgente della vita, lì dove la croce si fa abbraccio.
C'è il cielo, c'è la terra.
Queste due assi di legno che si incrociano parlano di salto in alto verso Dio e salto in largo verso gli uomini; nessuno resta fuori!
Lo spazio di incontro tra le due dimensioni è lo spazio della vita umana di Cristo, uomo e Dio.
Qui siamo chiamati a sostare, se vogliamo capire qualcosa di più del mistero che ci avvolge, qui dove si consuma il dono ineffabile del suo essere tra noi.

Dove son già fatte le strade, io smarrisco il cammino. Nell'oceano immenso, nel cielo azzurro non è traccia di sentiero. La viottola è nascosta dalle ali degli uccelli, dal fulgor delle stelle, dai fiori delle alterne stagioni. E io domando al cuore, se il suo sangue porti seco la conoscenza dell'invisibile via (Tagore).


PUBBLICATO 14/02/2009

© Riproduzione Riservata  E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di sue foto (© Acri In Rete) presenti in esso.

Ultime Notizie

INTERVISTA  |  LETTO 4698  
Coschignano, mi ricandido, ma solo a certe condizioni.
Il sindaco Elio Coschignano, a consuntivo, rivendica con orgoglio i risultati ottenuti in questi cinque anni, ringrazia per la candidatura propostagli dal suo partito, il Pd, "ma accetterò solo se v ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 4415  
"Sinistra Democratica per Acri" il 4 Gen. 2010 ore 19.00 va a C/da Foresta.
Dopo il successo in termini di partecipazione, alle prime manifestazione che si sono tenute, prima ad Acri centro, e poi a San Giacomo, continuano le iniziative di "Sinistra Democratica per Acri" su ...
Leggi tutto

POLITICA  |  LETTO 4089  
Il consiglio comunale approva l'atto sul patto dei sindaci.
Anche il consiglio comunale della cittadina silana ha aderito al cosiddetto “Patto dei sindaci.” Si tratta di un’iniziativa lanciata nel 2008, nell’ambito della seconda edizione sull’energia sosteni ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 4304  
Auguri in piazza.
Radio Acheruntia in collaborazione con Acrinrete.info organizza per domani 30/12/2009 in diretta da Piazza Annunziata la trasmissione "Auguri in piazza" con ospiti prestigiosi del mondo politico, im ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 5150  
Un caso di razzismo politico ad Acri: Le Rotonde.
Nello scorso mese di Novembre transitavo per le strade di Acri e mi e' capitato di pensare al razzismo politico delle Rotonde acresi. Anche esse, come tanti italiani, sembra che a centro non ci vogl ...
Leggi tutto