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Premio “Franco Loria”. L’amore per il prossimo diventa poesia.

Fabio Vita
Foto © Acri In Rete
Lo scorso 16 maggio si è svolta, nella Sala consiliare del Palazzo comunale di Crotone, la cerimonia conclusiva del Premio Nazionale di Poesia "Franco Loria", giunto alla sua settima edizione. "Sono passati ormai sette anni da quando decidemmo di affidare all'arte più nobile ed immortale il ricordo di un uomo la cui nobiltà di cuore volevamo continuasse a lasciare un segno anche oltre la vita. […] Un premio per i giovani, perché Franco Loria credeva in chi punta in alto alla realizzazione dei propri desideri, forse perché proprio lui ha costruito il suo mondo con le proprie forze e la fiducia in chi gli stava intorno. E i giovani stanno dando una risposta forte e positiva, diversa dai messaggi di violenza e mancanza di ideali a cui ci abituano i mass media. In ognuna delle loro poesie c'è la voglia di raccontarsi, ci sono sentimenti di fratellanza, c'è l'attenta e sofferta denuncia del male ma ancora di più una coraggiosa e convinta affermazione dell'Amore".
Così, tra l'altro, si legge nella significativa Prefazione di Giovanna Loria all'Antologia che contiene le poesie premiate. E questo è quello che si è colto e avvertito distintamente nel corso della cerimonia: un commosso ricordo di chi non c'è più, ma che continua a vivere grazie all'affetto dei familiari e degli amici più cari, una riflessione profonda sul vero senso dell'esistenza umana vista come occasione per operare il bene nelle attività quotidiane, senza clamori, ma nel modo più autentico e disinteressato, una affermazione di fiducia nei confronti delle nuove generazioni, una valida occasione per riflettere sui valori più alti e nobili della vita e veicolarli su chi ancora può far germogliare nel proprio cuore aspirazioni e idealità, pur in una società che sembra andare in tutt'altra direzione, improntata al materialismo più sfrenato, alla ricerca del benessere a tutti i costi e dei facili profitti.
La qualificata Giuria, costituita dalla prof.ssa Gina Rizzuto, vedova di Franco Loria, e dalle figlie, le dottoresse Giovanna e Valentina, dai poeti e giornalisti Mimmo Stirparo e Bruno Tassone, e dai validi ed instancabili coordinatori Giorgio Romano e Lucia Bianchi, ha dovuto scegliere le tre poesie vincitrici e le quattro meritevoli di menzione d'onore tra circa duecento componimenti inviati da ben trentotto diverse istituzioni scolastiche. Ad aggiudicarsi l'ambito premio, consistente in tre borse di studio sono stati nell'ordine dal primo al terzo: Livio Augusto Caravona della classe V B Geometri dell'I. T. C. G. T. "G. Falcone" di Acri, con la poesia dal titolo "Emigrante", Daniele Atanasio Sisca, della stessa classe e dello stesso Istituto acrese, con la lirica "Distanza e solitudine", e Daniele Giunta della Scuola Media "Don Bosco" di Pellaro, con "Parla… ti ascolto". Tra le quattro menzioni d'onore va segnalata la poesia "Il bambino di cioccolato" di Ernesto Algieri sempre della V B Geometri del "Falcone" di Acri. Tutti i partecipanti hanno ottenuto un attestato spendibile ai fini del credito scolastico, mentre ai tre vincitori e ai quattro finalisti sono state consegnate anche delle preziose targhe personalizzate, opera dell'artista orafo crotonese Michele Affidato, "l'orafo dei Papi".
A rappresentare l'Istituto "Falcone", oltre agli studenti premiati, vi erano Giuseppe Benincasa, Sonny Chimento, Pamela Frontera, Fabio Vita, e il professore Angelo Minerva a cui è spettato il compito di illustrare al numeroso e partecipe pubblico presente l'ormai decennale e assai proficua attività del Laboratorio di poesia "Pablo Neruda", di cui è responsabile, e sottolineare il particolare significato che questo Premio riveste proprio perché legato a sentimenti d'altruismo e di solidarietà. Soddisfazione per i brillanti risultati conseguiti è stata espressa dal Dirigente scolastico della scuola acrese, prof. Rolando Perri.
Franco Loria, che è stato promotore culturale e dirigente della sede crotonese della BNL ed è ricordato dai familiari e da tutti coloro che lo hanno conosciuto per le sue straordinarie doti di umanità e sensibilità per i bisogni del prossimo, non poteva essere onorato in un modo migliore: il suo esempio, in occasione del Premio che porta il suo nome, diventa per tanti giovani forte spinta alla riflessione sulla necessità che c'è nel mondo di fratellanza e di amore, tensione verso gli ideali più nobili che ogni uomo può nutrire, e lo fa proprio con il linguaggio più personale e spontaneo, emozionante ed intimo della poesia.



PUBBLICATO 25/05/2009

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