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Problema randagismo interviene la Gencarelli.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
Le elezioni hanno fatalmente posto in ombra alcune delle questioni amministrative e i problemi ancora irrisolti. C’è ad esempio quello del randagismo, che ad Acri ha assunto dimensioni preoccupanti. E sul randagismo ieri, con una nota, è intervenuta Anna Gencarelli, vicepresidente del Circolo della Libertà “Fuego” di Rende e residente a Là Mucone.
Il Comune di Acri – scrive la Gencarelli - sta vivendo un grave problema di incolumità sociale e di salute pubblica e l’amministrazione comunale ha dimenticato i suoi cittadini, i suoi bisogni, ha tralasciato completamente la vivibilità del paese e delle sue contrade. Fra le tante emergenze che stanno cancellando il paese ridente di un tempo – è ancora scritto nel comunicato - c’è oggi anche l’emergenza dei cani randagi, che i cittadini acresi stanno subendo senza che il Comune abbia avuto fino a ora la sensibilità di porre rimedio ad grave disagio che sta provocando. E’ infatti taciuto e colpevolmente sottovalutato il randagismo, specie canino, del quale gli abitanti di contrada Là Mucone in particolare stanno pagando serie conseguenze e concreti pericoli. La colpa non è evidentemente dei cani – scrive la Gencarelli - , che si comportano secondo la loro natura animale, ma chi con grande leggerezza permette che tutto ciò avvenga: aggressioni verso animali domestici da cortile, polli, maiali, che sono stati sbranati, e che rappresentano il mantenimento economico per le famiglie danneggiate. S
embra superfluo evidenziare che un animale lasciato libero e affamato diventa aggressivo, specie se fa branco, e che le aggressioni possono trasformarsi in tragedia se viene attaccato l’uomo, come purtroppo è avvenuto anche di recente in altre zone d’Italia. E’ per questo motivo
– conclude la nota - che i cittadini di Là Mucone lamentano e denunciano le inadempienze del Comune e chiedono quali iniziative esso intenda assumere per porre fine rapidamente a tale stato di cose, partendo dall’utilizzo del canile comunale e del personale, oggi utilizzato diversamente”.


Fonte: "Il Quotidiano della Calabria" del 12-06-2009.

PUBBLICATO 13/06/2009

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