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Fc Calcio Acri. Andreoli lascia.

Roberto Saporito
Foto © Acri In Rete
Né dimissioni né tantomeno rescissione del contratto o esonero. Perché, in realtà, tra la società ed il mister Andreoli vi era solo un impegno verbale ed una stretta di mano. Un accordo non formalizzato, insomma, perché le parti lavorassero assieme anche in serie D. Tra il sodalizio rossonero ed il giovane tecnico di Fuscaldo, non è stato messo nero su bianco all'indomani della vittoria del campionato. Solo una serie infinite di incontri e accordi verbali che, spesso, lasciano il tempo che trovano. Che il rapporto tra una parte della società e il 43enne tecnico, non era dei migliori, lo si era capito già da un po'.
Andreoli vincente, quindi, ma anche motivo di divisioni all'interno della società. L'errore, di entrambe le parti, è stato quello di essere arrivati a metà luglio e essersi salutati non senza polemiche.
Eppure, dopo la brillante e meritata vittoria, Andreoli, sarebbe dovuto essere il candidato naturale anche in D. Non per alcuni dirigenti, evidentemente, che più di una volta lo hanno fatto sapere ed alla fine hanno fatto prevalere la propria idea.
Mercoledì sera si è concretizzato il divorzio dopo mesi e mesi di poca trasparenza e tanta confusione. Il motivo ufficiale dell'interruzione del rapporto, resta quello legato alla somma a disposizione per l'allestimento della rosa. Alcune settimane fa la società ha comunicato ad Andreoli una certa cifra, 200mila euro circa, somma dimezzatesi, poi, col passare dei giorni e resa nota nella riunione di mercoledì scorso. Da qui la decisione, da parte di Andreoli, di abbandonare l'incarico. Di seguito il comunicato di Andreoli.

Dopo l'ennesima presa in giro da parte di alcuni pseudo dirigenti dell' F.C. Calcio Acri è doveroso da parte mia rendere noti i motivi per cui sono stato "indotto" a non proseguire il rapporto di lavoro con la medesima società. Lo faccio per rispetto dei numerosi e fantastici tifosi che hanno a cuore le sorti dei colori rossoneri e per tutelare la mia immagine, dello staff e dei signori: Michele Torchiaro, del vice sindaco Gino Maiorano, Maurizio Pavano, Riccardo Nigro, il "Presidentissimo" Nino Dodaro, Luca Velluzzi e tutti quelli vicini al loro gruppo.
L'anno scorso sono stato chiamato per allenare l'Acri e gli obiettivi, fin da subito messi in chiaro da parte della società, erano quelli di raggiungere una salvezza tranquilla con un occhio rivolto ad un piazzamento nei playoff. Come tutti sanno abbiamo commesso un errore: siamo andati oltre ed abbiamo vinto (strameritatamente) il campionato con un budget quasi irrisorio al cospetto delle somme investite da altre società.
E' bene mettere in chiaro un fatto, come spesso accade nel calcio, sul carro dei vincitori salgono tutti ma posso assicurare che molti erano i "dirigenti della domenica" (in casa perché fuori neanche l'ombra…).
Finisce il campionato ed invitato ad una trasmissione televisiva venivo "formalmente" riconfermato dal presidente in carica.
Passa qualche giorno e comincia a "girare" in città una voce secondo la quale ero in ballottaggio con un altro allenatore (pallino di uno pseudo dirigente) e di fatto a maggio inizia la telenovela "Andreoli si Andreoli no".
Poi 15 giorni fa, la svolta: con una riunione si decideva all'unanimità (compreso il cartomante di turno) la mia riconferma. Nel corso della stessa mi veniva comunicata la somma disponibile per parco giocatori e staff tecnico (duecentomila euro, con la possibilità di disporre, se ce ne fosse stato bisogno, di ulteriori ventimila).
Subito dopo iniziano gli incontri con i dirigenti per tracciare le linee guida da seguire nell'ormai imminente stagione sportiva. Cercando di rimanere entro certi "limiti" si tratta con diversi giocatori anche di categoria superiore per cercare di trovare gli elementi che avrebbero dovuto integrarsi nel già collaudato "gruppo" e che avrebbero consentito di disputare un campionato tranquillo .
Ieri, (mercoledì 13 luglio) organizzo un altro raduno (il precedente si era svolto il 25 maggio) per visionare degli under che avrebbero consentito di avere a disposizione una rosa ampia su cui puntare. Premettendo che ero già a conoscenza di quanto stava per accadere e per non far fare una brutta figura all'intera città, facendo saltare lo stage, ho deciso di essere presente, perché tanti erano i giovani che avevo chiamato e non meritevoli di questa umiliazione.
Dopo lo stage sono stato convocato in sede e li mi è stato detto senza mezzi termini :
1. gli obiettivi sono cambiati
2. abbiamo avuto difficoltà con l'iscrizione spendendo molte risorse (come se non si sapesse a priori quale cifra occorresse).

La somma quindi a disposizione è notevolmente ridotta, ergo se vuoi rimanere bisogna adeguarsi. E' evidente, visti i precedenti, l'intento di indurmi a non accettare. E con le future scelte saranno ancora ben più chiare le strategie…
Preciso che ognuno con i propri soldi fa ciò che vuole, ma arrivare al 14 luglio e mettermi in una situazione di disagio, considerando che questa è la mia professione, non è eticamente e moralmente corretto. Infatti ero già stato contattato da altre società ma viste le trattative in corso con l'Acri ho ringraziato e declinato.
A tal proposito corre l'obbligo far presente che ad oggi non mi è stata corrisposta la cifra come da contratto, perché durante il campionato, "tutelato" dallo stesso, ho preferito far stare tranquilli i calciatori vista la posta in palio (e sono certo di non poter essere smentito). Sono comunque fiducioso perché forse ci penserà qualche nuovo dirigente che è abituato sempre ad onorare gli impegni…
Tanto dovevo e con l'occasione ringrazio tutti gli sportivi di Acri. Un particolare ringraziamento allo staff e ai calciatori che mi hanno permesso di vivere un'emozione indimenticabile ed un caro saluto ai dirigenti sopra citati.

PUBBLICATO 15/07/2011

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