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Grande successo per il Palio dei ciucci. Otto contrade in gara.

Piero Cirino
Foto © Acri In Rete
Il visitatore occasionale capitato ad Acri nella giornata di sabato scorso avrà avuto la sensazione di trovarsi in una sorta di festa permanente; gli acresi invece avranno pensato che sarebbe bello avere tante giornate simili durante l’anno. La città nell’occasione ha messo l’abito della festa e si è tirata a lucido.Una giornata intera di iniziative che un riepilogo farebbe fatica a mettere in fila ordinatamente.
Il filo conduttore è comunque stato il binomio tra la seconda edizione del Palio dei ciucci e torneo dei giochi popolari e la notte bianca. Il primo è stato promosso dall’associazione “Acri nel cuore”, nata lo scorso anno, quello cioè della prima edizione del Palio e del torneo. Sull’asino è fin troppo semplice fare ironia, ma se si considera il suo ruolo, non solo simbolico, per la crescita della comunità nel corso del secolo scorso, la prospettiva cambia. E non poco.
L’ostinato quadrupede è una specie in via d’estinzione, come dimostra la ricerca chela stessaassociazioneha fatto per reperire gli esemplari da coinvolgere nell’iniziativa. Otto le contrade in gara, sia per il Palio che per i giochi. Per questi ultimi, ci si è basati su quelli che le ultime generazioni conoscono solo attraverso i racconti di padri e nonni, quali “Ruollu”,“Anca zoppa”, “Strasci” e tiro alla fune, solo per citarne qualcuno. Se a spingere è la passione, nel corso del tempo ogni cimento è destinato a migliorare e l’organizzazione del Palio e del torneo ne è la testimonianza. Fin dalla mattina si respirava in città un’aria di festa, ma anche di agonismo tra le contrade, con i vessilli esposti nel centralissimo rione Jungi.
La manifestazione, comunque, non avrebbe avuto il successo che ha avuto senza la diretta, anche simultanea da più punti della città, dell’emittente locale Radio Acheruntia, che ha garantito un servizio tale da coinvolgere praticamente tutti in questa entusiasmante avventura.
Per la cronaca: il Palio l’ha vinto San Giacomo, il torneo dei giochi popolari Jungi. In serata Piazza Sprovieri ha ospitato il concerto conclusivo della sesta edizione del festival jazz Manouche, altra peculiarità dell’estate acrese.
Quindi inizio della notte bianca, con eventi spalmati sull’intero centro città e negozi aperti fino all’alba. Le iniziative commerciali messe in campo dimostrano che i commercianti si sono calati nello spirito della notte bianca, con sconti straordinari che finivano con l’arrivo delle prime luci del giorno successivo.
La giornata di sabato consegna un proliferare di iniziative spontanee, che le istituzioni pubbliche si limitano ad assecondare e disciplinare.
Peccato che si limiti unicamente a un periodo dal perimetro breve.

Fonte: Il Quotidiano della Calabria del 15/08/2011

PUBBLICATO 16/08/2011

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