COMUNICATO STAMPA Letto 4344  |    Stampa articolo

Ominiello...

Foto © Acri In Rete
Maurizio Feraudo
Ad Acri manca l’acqua. Manca nelle case, nelle scuole, nelle attività produttive e commerciali, e addirittura nell’ospedale. Si, nell’ospedale. In quell’ospedale che ospita il reparto covid. Manca dappertutto.
E’ emergenza igienica e sanitaria, ma anche economica e sociale.
E’ ben altra cosa, molto ma molto più grave, rispetto alla mancanza di illuminazione pubblica e alle strade colabrodo.
Manca un bene essenziale e vitale, che sta mettendo in ginocchio una intera comunità che mai avrebbe immaginato che, non solo nelle stagioni estive, ma finanche nel pieno della stagione piovosa sarebbe stata costretta ad elemosinare l’acqua o cercare di rifornirsi dalle autobotti per lavarsi, per cucinare, per i bisogni primari.
Una situazione che sta diventando insostenibile, mentre la rabbia (legittima!) sale e diventa incontenibile.
E mentre le tariffe delle bollette del servizio idrico sono state portate, da questa amministrazione comunale, al massimo storico.
Un beffa che indigna e che mette a nudo la totale incapacità amministrativa di un “ominiello” politico da sempre impegnato a fare campagna elettorale per se e per i suoi referenti piuttosto che governare una cittadina che non merita di vivere questo non più sostenibile dramma che si protrae ormai da anni. Non è il momento di cedere alle provocazioni e alle speculazioni politiche, ma il fallimento politico e soprattutto amministrativo è cosa che non può essere taciuta.
L’amministrazione comunale, con le sue profonde e mai risolte contraddizioni interne, continua a litigare e in seno alla giunta municipale, monopolizzata dai vili traditori del popolo sovrano, scatta la faida politica connotata, come ormai è suo stile, dal triste teatrino di dimissioni ed epurazioni. Questo accade nel Palazzo.
Mentre fuori le famiglie, rassegnate, anche per fronteggiare i bisogni degli anziani e dei soggetti fragili, fanno la fila alle poche fontane pubbliche per garantirsi un minimo di acqua.
Sindaco, sei arrivato al capolinea ancor prima che scadesse il tuo mandato. Prendine atto.
La città di Acri non ha bisogno di una gestione politica e amministrativa tutta proiettata agli appuntamenti elettorali.
La città di Acri, che non merita le farse delle inaugurazioni farlocche e il sempre più irrecuperabile depauperamento del territorio, ti ha appena notificato il preavviso di sfratto.
Prendine atto e libera il Comune dall’ingombro della tua fallimentare azione politico-amministrativa cosi da non farlo ulteriormente precipitare nel baratro dell’incuria in cui lo stai irresponsabilmente trascinando.

PUBBLICATO 09/10/2021





Altri Comunicati

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 487  
Mariacristina Zangari nuova presidente del Rotary Club di Acri
Mariacristina Zangari è la nuova presidente del Rotary Club di Acri. A passarle il collare, nel corso della cerimonia del passaggio delle consegne, al ristorante “La vecchia noce”, giovedì sera, è s ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 578  
La L.A.C.A. sostiene il progetto ''La Cura'': una proposta per salvare gli ospedali di montagna. Ora servono 5.000 firme
E’ trascorso oltre un decennio da quando la Libera Associazione Cittadini Acresi ha intrapreso la lunga battaglia per la difesa e il rilancio dell’ospedale di Acri. Una battaglia portata avanti sen ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 2432  
In fiamme un capannone per la lavorazione di infissi
Oggi, intorno alle ore 18:00, una squadra dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Cosenza, supportata da un’autobotte, è intervenuta nel comune di Acri per domare un incendio che ha coinvolt ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1958  
Ho rassegnato le dimissioni. l perché della mia scelta
In questi giorni ho preso una decisione importante che riguarda la mia esperienza amministrativa.....
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1789  
Orgogliosa e fiera di aver servito la comunità
Termino questa esperienza amministrativa con la profonda serenità di chi si è messo a....
Leggi tutto