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Sindaco Tenuta vergogna: via le mani dalla citta’

Foto © Acri In Rete
Partito Democratico - Acri
L’amministrazione comunale  a guida del sindaco Nicola Tenuta  nella seduta consiliare del 27/12/2016 ha scritto la pagina peggiore della storia politica acrese: HA DICHIARATO IL DISSESTO FINANZIARIO DELL’ENTE.
L’analisi  della Corte dei Conti parla chiaro, e denuncia una disinvolta gestione delle risorse pubbliche: bilanci falsati, entrate gonfiate, trucchi contabili, spese folli, consulenze e debiti milionari ed inoltre un  piano di rientro superficiale ed inadeguato.
Un triste epilogo di una storia ancora più triste, una storia fatta di disinteresse per la res publica da parte dei nostri amministratori, di politici inadeguati, funzionari scellerati e di cittadini imbrogliati.
SPRECHI, CLIENTELISMO, INTERESSI DI POCHI SARANNO PAGATI DA TUTTI I CITTADINI

Paghiamo a caro prezzo le  esternalizzazioni dei servizi propinateci fin dal lontano 2000/2005 dal caro Sindaco Tenuta, esternalizzazioni  create con il solo ed unico intento di sistemare amici, parenti e sponsor elettorali che hanno creato ad oggi milioni e milioni di perdite  di bilancio e che tante ne produrranno.
Paghiamo a caro prezzo, nel settore dei Lavori Pubblici,  gli affidi diretti, peraltro sempre alle stesse ditte, senza regolari gare d’appalto che avrebbero consentito un effettivo risparmio.
Paghiamo a caro prezzo, sempre dal lontano 2000/2005,  l’affido di manifestazioni istituzionali  ai “soliti amici di merenda” con costi superiori per le casse comunali.
Paghiamo a caro prezzo le scelte urbanistiche, fatte passare come “rivoluzioni copernicane” dal lungimirante Sindaco Tenuta nel 2000/2005, che hanno condannato alla chiusura diverse attività in pieno centro urbano.
Pagheremo a caro prezzo la mancata adesione al MAB con la possibilità di intercettare finanziamenti per il nostro territorio.
Pagheremo a caro prezzo la mancata transazione del Lodo Arbitrale che causerà UN MILIONE E DUECENTOMILA EURO di spese per i contribuenti.
Pagheremo a caro prezzo la nuova rideterminazione della pianta organica con l’eventuale sacrificio dei lavoratori in esubero.
Il Sindaco/Assessore al Bilancio, nonché commercialista è ormai INDEGNO, non solo a  ricoprire la carica affidatagli dagli elettori nel 2013, ma anche a percepire l’indennità per una mansione svolta in maniera disonorevole;  per cui  è invitato a voce  unanime a RASSEGNARE LE DIMISSIONI.
Il Partito Democratico sarà a fianco di tutta la comunità acrese, vigilando e sorvegliando le pratiche di attuazione della procedura di default economico dell’Ente per limitare i danni ed i sacrifici rivenienti da un sicuro innalzamento delle tariffe sulle tasse e dai tagli sui servizi che i commissari propineranno.

PUBBLICATO 30/12/2016





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