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Acri/Serricella. Smottamenti e crolli. C'è un progetto definitivo del 2013


Foto © Acri In Rete



Le ultime piogge hanno riproposto un vecchio problema sulla strada comunale Acri – Serricella, ovvero smottamenti e crolli di massi di piccole e medie dimensioni.
Non è la prima volta, non sarà l'ultima. La trafficata arteria collega il centro urbano con Serricella, una delle frazioni più popolate. Nella giornata di ieri personale dell’ufficio tecnico ed alcuni amministratori hanno fatto un sopralluogo lungo l’intero tracciato scoprendo che la carreggiata era stata invasa da pietre cadute dai ripidi versanti a cause delle forti piogge della notte precedente, soprattutto in prossimità della centrale Enel.
In questa area la strada presenta le maggiori criticità per via di versanti alti anche 50 metri e con elevata pendenza sui cui poggiano rocce pronti a venire in giù in occasione di piogge ma anche di lievi e modesti eventi sismici mettendo così a serio rischio l'incolumità dei passanti.
Ma è tutta l'arteria, lunga circa dieci chilometri e con molti tornanti, ad essere in condizioni precarie. Essa fa parte di un’area instabile, a rischio R3 ed R4, sia idraulico, per la presenza del fiume Mucone, che frana, per alcuni versanti molto ripidi costituiti da rocce friabili. In molti tratti è molto stretta, è carente di guarda rail, cunette e reti di protezione, e molti pendii, sia a monte che a valle, sono instabili.
Nel 2012 la giunta Trematerra era riuscita a far rientrare la strada in una delibera Cipe. Ben 30 milioni (spariti all’indomani della campagna elettorale delle comunali 2013) per la messa in sicurezza.
Il progetto definitivo è stato regolarmente depositato presso la Regione ed il Comune nel maggio 2013.
Prevede l'ammodernamento della strada con l'allargamento di alcuni tornanti e la realizzazione di un viadotto nei pressi della centrale Enel, la messa in sicurezza di tutti i versanti in frana, la realizzazione di opere di sostegno come muri, reti, barriere paramassi, gabbioni e la canalizzazione delle acque.
Insomma una serie di interventi per rendere più sicura e funzionale la strada spesso teatro di incidenti molto gravi.
L'obiettivo era anche quello di avvicinare le due zone e impedire l'esodo dei lamuconesi verso altre aree.
Nei mesi scorsi, invece, l’amministrazione comunale è stata costretta ad affidare, in modo diretto, i lavori di messa in sicurezza di alcuni tratti ad una ditta della Basilicata, esperta nel cosiddetto disgaggio di quelle rocce a rischio caduta.
Nei punti in cui si è intervenuti pare che il problema sia stato risolto ma restano ancora alcune criticità. Rispolverare il vecchio progetto e riuscire ad intercettare fondi regionali ed europei, destinati al dissesto idrogeologico, che pure ci cono, sarebbe cosa utile e difatti l’attuale amministrazione comunale ha partecipato all’apposito bando ma i tempi non sono certo brevi.
Al momento, quindi, è opportuno che in questi casi il Comune emani l’ordinanza di interdizione al traffico per tutelare l’incolumità degli utenti che hanno la possibilità di raggiungere il centro percorrendo la strada Croce di Baffi-Ponte Mucone-Cocozzello.

PUBBLICATO 28/11/2018  |  © Riproduzione Riservata




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