COMUNICATO STAMPA Letto 2690

Ospedale. Riattivare subito i 13 posti letto di medicina


Foto © Acri In Rete



Necessaria una rapida e attenta ricognizione del personale sanitario assegnato all’ospedale di zona disagiata di Acri per rendere operativi tutti i Reparti ripristinandoli allo stato pre-pandemia. È inconcepibile che l’Unità operativa di Medicina generale del “Beato Angelo” possa aver perso 13 posti letto, dei 20 originariamente assegnati, al termine del periodo di emergenza Covid-19. Che fine hanno fatto queste degenze e, soprattutto, che fine ha fatto il personale? È quanto denuncia il presidente del Gruppo UDC in Consiglio regionale nonché componente della IV Commissione consiliare permanente sulla Sanità, Giuseppe Graziano, chiedendo spiegazioni al Commissario dell’Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina. «Accadono – aggiunge Graziano – situazioni incomprensibili che hanno il solito e unico peccato originale: quello di non provvedere ad espletare i concorsi per l’assunzione di nuovo personale da impiegare nelle strutture sanitarie pubbliche. Se da un lato è giusto che medici e infermieri, impiegati in questi lunghi mesi di emergenza a combattere il virus in corsia, abbiano doveroso riposo, dall’altro l’apparato che governa il diritto alla salute deve garantire il prosieguo dei servizi all’utenza». «È inconcepibile – precisa ancora il capogruppo UDC a palazzo Campanella - che si fermi il complesso sistema dell’assistenza medica perché non ci sono medici. Appare a dir poco paradossale. Eppure è quello che sta avvenendo ad Acri nel reparto di Medicina Generale. Un’Unità operativa all’interno di un ospedale di zona disagiata che prima del Covid aveva 20 posti letto. Durante l'emergenza pandemica nel presidio viene attivato un reparto per la cura dei malati Sars-Cov-2. Per aprirlo non vengono arruolati nuovi medici e infermieri ma vengono assorbite professionalità da tutti i reparti interni al nosocomio. Una volta chiusa la fase d’emergenza, il "reparto covid" chiude a sua volta. Tutto dovrebbe ritornare allo status quo ante emergenza. E invece – dice ancora Graziano - il Reparto si trova ad operare con soli 7 posti letto. E questo perché dei 14 infermieri che dapprima erano assegnati all’UO di Medicina oggi ce ne sono soltanto la metà. Gli altri sono legittimamente in ferie. Ma questa condizione, seppur motivata, non può rappresentare un disagio per l’utenza. È opportuno allora che l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza rimedi subito a questa situazione insensata e scandalosa per la quale, nelle prossime ore, chiederò ufficialmente chiarimenti al Commissario Vincenzo La Regina». «Si facciano i concorsi – conclude il Consigliere regionale - si assuma personale perché questa è una condizione imprescindibile per far sopravvivere quel che resta di una sanità allo sfascio, che non avrà pace se non verrà presto riformata e rivitalizzata dalle fondamenta».

PUBBLICATO 19/06/2021  |  © Riproduzione Riservata

ADV




Ultime Notizie

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1895  
Assemblea Avis: un successo di partecipazione e obiettivi raggiunti
Lo scorso fine settimana si è svolta la 31ª Assemblea dei Soci dell'Avis Comunale di Acri, un evento che ha registrato una forte partecipazione e ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 1210  
Undicesimo risultato utile consecutivo. Martedì spareggio dell’under 19 per la conquista del campionato
L’Acri ha battuto in trasferta lo Spezzano albanese con un sono 4-2, conquistando l’undicesimo risultato utile consecutivo, la settima vittoria d ...
Leggi tutto

LA VOCE DI PI GRECO  |  LETTO 1395  
La Scuola non ha bisogno di esperti
Si continua a sbagliare perché si continua a non capire. Si continua a sottrarre prezioso tempo alla formazione autentica del giovane. Si continu ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 3407  
Il ritorno dello chef Ottavio Miceli alla guida de “Il Carpaccio”
Acri ritrova il sapore della tradizione con il ritorno del cuoco fondatore del ristorante. “Il Carpaccio”, storica istituzione gastronomica della ...
Leggi tutto

I FATTI DELLA SETTIMANA  |  LETTO 2076  
Cronisti e non giudici
L’argomento della settimana è stato, senza dubbio, la vicenda che ha coinvolto alcuni studenti degli istituti scolastici di secondo grado nel fe ...
Leggi tutto

ADV