OPINIONE Letto 694

Apatia e disinteresse


Foto © Acri In Rete



Questo nostro paese è ormai caduto nel più profondo e forse irreversibile stato di apatia e disinteresse che abbia mai vissuto e, cosa ancora più grave, apatica e disinteressata all’interesse pubblico si mostra la “classe dirigente” (con tutto il rispetto per la definizione), che si mostra viva e vitale solo in campagna elettorale e per gli affari di parte e di gruppo.
Da almeno dieci anni le linee telefoniche che collegano Acri al (lontano) resto del mondo versano, in un piccolo tratto (zona Calvario- zona Chianette), in condizioni disastrose da far invidia ad un paese del terzo mondo.
Forse a causa del movimento franoso che interessa la zona, la fibra ottica non è stata interrata, essa dovrebbe essere posta, insieme alle linee tradizionali, su pali; “dovrebbe” perché da almeno dieci anni le linee sono abbandonate a terra lungo la scarpata della ss 660, il servizio è di conseguenza molto scadente ma soprattutto le linee sono esposte a qualunque danno.
È successo ormai decine di volte che i frequenti incendi, il vento, le piccole alluvioni abbiano danneggiato le linee ,   ieri sette maggio a danneggiarle sembra essere stato un mezzo addetto alla trinciatura dell’erba; saremmo facili profeti a prevedere che questa estate saranno di nuovo danneggiate da qualche incendio. Ed ogni volta il nostro paesello resta privo di servizi ormai irrinunciabili: pagamenti elettronici, uffici, ospedale, banche, connessioni internet, telefoni, medici di famiglia, tutto fermo.
Ma cosa aspetta il Sindaco ad aprire un contenzioso con la Telecom, o chi per essa, per il pessimo servizio prestato, a ricorrere magari alle vie legali o ad incatenarsi nell’ufficio del funzionario responsabile?
Venticinque anni fa, in occasione della chiusura di quel tratto di strada a causa del movimento franoso, dopo mesi di chiusura e di immobilismo da parte degli enti preposti, i cittadini ebbero il coraggio di imbracciare i badili e di rimuovere (simbolicamente) la ghiaia che chiudeva la strada, rimediando anche delle denunce, oggi quei “rivoluzionari” si sono stancati di fare i Don Chisciotte e gli amministratori hanno altro a cui pensare! Povera Acri e poveri Acresi.

PUBBLICATO 08/05/2025  |  © Riproduzione Riservata

ADV




Ultime Notizie

NOTA STAMPA  |  LETTO 619  
Azione non ha partecipato
In riferimento all’articolo pubblicato su Acri in Rete in data 3 luglio 2025, dal titolo “Nessun accordo con Sinistra Italiana”, la Segreteria Pr ...
Leggi tutto

LIBRI  |  LETTO 580  
Due nonne italoamericane e una nipote a stelle e strisce. Il nuovo libro di Giuseppina Aiello
“Due nonne italoamericane e una nipote a stelle e strisce” è il nuovo libro di Giuseppina Aiello, edito dalla Casa Editrice Menna di Avellino. Le ...
Leggi tutto

POLITICA  |  LETTO 2922  
Ecco la nuova giunta
Nei giorni scorsi il sindaco Pino Capalbo ha nominato i nuovi cinque assessori che.... ...
Leggi tutto

NOTA STAMPA  |  LETTO 639  
Non si costruisce il futuro con i veti del passato
In merito al comunicato diffuso da Sinistra Italiana – Sezione di Acri sulla mancata intesa con la maggioranza, riteniamo necessario intervenire ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 648  
La L.A.C.A. sostiene il progetto ''La Cura'': una proposta per salvare gli ospedali di montagna. Ora servono 5.000 firme
E’ trascorso oltre un decennio da quando la Libera Associazione Cittadini Acresi ha intrapreso la lunga battaglia per la difesa e il rilancio del ...
Leggi tutto

ADV