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10 volti nuovi in consiglio comunale

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
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In attesa dei risultati ufficiali, che dovrebbero essere comunicati tra qualche giorno, è possibile, ugualmente, tracciare, per grandi linee, la composizione del nuovo consiglio comunale.
Sono in corso verifiche ma esse coinvolgono solo la minoranza.
Capalbo, in caso di vittoria, potrà contare su dieci consiglieri su sedici eletti, così ripartiti: quattro del Pd (Mascitti, Morrone, Algieri e Bruno), due per Acri in Comune (Caiaro e Intrieri), uno per Sinistra Italiana (Mario Fusaro), uno per Acri movimento democratica (Tullio Fusaro), uno per Nuovi orizzonti (Gencarelli) ed uno per Liberamente (Le Pera).
L’opposizione sarà formata da sei consiglieri: Vigliaturo, Abbruzzese, Feraudo, Bonacci mentre il seggio dei Moderati se lo contendono Palumbo, Fabbricatore e Cofone, detto "Frosparo", distanziati di pochi voti e quello dei Cittadini in movimento, Tenuta e Turano.
Il caso "Frosparo" potrebbe riservare delle grosse sorprese dal momento in cui il ricontonteggio dei voti, in alcune frazioni, potrebbe portare Cofone , per la volta, in consiglio nell'assise comunale.
In caso di vittoria della Vigliaturo cambia pochissimo visto che le liste a sostegno di Capalbo hanno raggiunto il 60%, pertanto solo il Pd perderebbe il seggio a vantaggio della coalizione della candidata del centro destra. Il più votato in assoluto è stato Raffaele Morrone, Pd, con 388 voti, a seguire Sergio Algieri, Pd con 382 e Luigi Caiaro, Acri in Comune, 373 voti.
Ben dieci i volti nuovi: Morrone, Algieri, Bruno, Tullio Fusaro, Caiaro, Intrieri, Le Pera, per la maggioranza, Turano o Tenuta, Abbruzzese e Palumbo o Cofone, per la minoranza.
Dopo ventitre anni torna in consiglio Feraudo mentre Bonacci dopo sette.
Restano senza seggi Udc, Noi per Acri, Democratici per la legalità, Progetto Europa, Cattolici progressisti e Uniti La Mucone.
Non ce la fanno  i consiglieri uscenti Viteritti, Cavallotti, Molinari, Roselli, Bruno e Pettinato.
Tornano in consiglio Mario Fusaro, ex Ds e Verdi e Gencarelli, ex Fi e Udc, ora a sostegno di Capalbo. Promossa anche l’uscente Mascitti mentre dieci sono quelli che per la prima volta siederanno in consiglio comunale: Morrone, Algieri, Bruno, Tullio Fusaro, Le Pera, Caiaro, Intrieri, Tenuta o Turano, Abbruzzese e Palumbo o Cofone.
Altre curiosità: secondo i nuovi calcoli, a Capalbo sarebbero mancati 52 voti appena per vincere al primo turno, tuttavia il candidato Pd ha raccolto la metà dei votanti, poco più di seimila. Un successo. 
Il Pd si conferma primo partito con oltre duemila voti a cui vanno aggiunti quelli di Acri in Comune, lista satellite del Pd stesso ed anche alcuni consensi raccolti da iscritti Pd candidati in altre liste a sostegno di Capalbo che, rispetto a Cristofaro, nel 2013, ottiene mille voti in più.
Vigliaturo, invece, ne prende mille in meno rispetto al candidato Maiorano che quattro anni fa guidava la coalizione di centro destra.
Malissimo l’Udc, che dopo la fuoriuscita dei Trematerra, continua a perdere consensi e ne ottiene poco meno di cinquecento a fronte dei duemila degli anni d’oro.
I Centristi, il nuovo Movimento di Casini, a cui hanno aderito i Trematerra e molti ex iscritti Udc, ottiene poco meno di duemila voti. 

PUBBLICATO 15/06/2017 | © Riproduzione Riservata





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