Verso le regionali. Ecco chi voteranno consiglieri comunali ed assessori


Redazione

Nei giorni scorsi abbiamo ipotizzato i possibili schieramenti di alcuni consiglieri comunali e di qualche assessore.
Ad oggi non ci è giunta alcuna smentita, ciò vuol dire che abbiamo indovinato. Lo scritto, però, era monco, nel senso che non sono stati citati tutti i rappresentanti dell’assise e i membri della giunta. Oggi cerchiamo di essere più completi. Iniziamo dalla maggioranza. Raffaele Morrone, Franca Sposato e Angelo Gencarelli, presidente del consiglio, sosterranno Bevacqua, Pd, Mario Romano, Pietro Lecce, anche lui candidato nel Pd, Luca Siciliano è con Aieta, Democratici progressisti, ma all’ex sindaco di Cetraro guardano con interesse anche Simone Bruno e, naturalmente, il sindaco Capalbo. In verità, all’incontro, molto partecipato, che Aieta ha tenuto l’altra sera al palazzo Falcone erano presenti anche Viteritti, Fausto Sposato e Fusaro. Opposizione. Luigi Caiaro, ci ha confidato che il suo sostegno sarà per Bevacqua, visto che Italia Viva, a cui è iscritto, non ha candidati, Marco Abbruzzese, sosterrà Molinaro, candidato nella Lega, Palumbo è con Morrone, Fratelli d’Italia, Turano seguirà le indicazioni di Orlandino Greco che, dopo aver incassato il rifiuto di Callipo pare sosterrà (per vendetta?) un candidato del centro destra, Rosalbino Cerra. Intrieri sarebbe orientato a sostenere un candidato della Santelli, si parla di Gallo (Fi). Sentito al telefono né smentisce né conferma ma sorride. Feraudo era presente ad un incontro organizzato da Rubino, candidato a sostegno di Callipo nella lista Io resto in Calabria ed in quella occasione ha annunciato di sostenere il docente Unical. Giunta. Pare che quasi tutti siano con Aieta escluso Bonacci che si impegnerà per Pietro Lecce. Insomma, in questa tornata elettorale la maggioranza consiliare non ha inteso esprimere un proprio candidato e quasi tutti i consensi andranno verso un candidato del Tirreno. Cinque anni fa si recarono alle urne circa 10mila elettori, il 48%, i candidati locali furono cinque; Trematerra, 1042 voti, Perri, 702, Vuono 671, Lupinacci 482, Belsito, M5S, 229. Presero un bel po’ di voti Aieta (425), Sergio (249), Guccione (428), Gentile (250), Graziano (264), Bevacqua (367), Lecce (173). Molti di loro, soprattutto quelli che hanno ricoperto ruoli importanti, in cinque anni, ovvero sessanta mesi, quasi duemila giorni, non si sono fatti mai vedere (sebbene la comunità sia interessata da numerose criticità come sanità, infrastrutture, lavoro, servizi). Non ci risulta che abbiano portato all’attenzione del consiglio e della giunta regionale, qualche problematica di cui soffre il territorio, non ci risulta che abbiano messo in scena (come hanno fatto in altre zone) azioni di protesta o abbiano preso posizione per tutelare la città. Apprezziamo l’impegno di qualcuno di loro, per mozioni, ordini del giorno e contributi economici regionali. Ma perché solo ora a pochi giorni dal voto? Nei giorni scorsi in città si sono visti diversi candidati che hanno garantito impegno, risoluzione dei problemi e fondi per il territorio. Ma perché solo ora a pochi giorni dal voto? Ultima riflessione; è molto probabile che per la terza legislatura di seguito un grosso centro come Acri non avrà rappresentanti all’interno del consiglio regionale. Gli ultimi furono Michele Trematerra e Maurizio Feraudo nella legislatura 2005/2010. |
PUBBLICATO 21/01/2020 | © Riproduzione Riservata

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