Coronavirus. Ecco l’ordine del giorno del consiglio comunale per l’utilizzo del Beato Angelo


Redazione

Un consiglio comunale durato appena trenta minuti, il tempo necessario per votare, all’unanimità, l’ordine del giorno riguardo l’utilizzo del Beato Angelo in questo momento di forte emergenza.
Nell’atto deliberativo si legge tra l’altro; considerato che il presidio è compreso nella rete territoriale dell’emergenza/ urgenza con la denominazione di “Ospedale di zona disagiata” e, pertanto, attivo nelle sue funzioni; che nell’assegnazione dei posti di sub intensiva non si è tenuto conto delle aree interne penalizzando, come in altre occasioni, i cittadini che risiedono in questo territorio che è tra i più vasti della regione Calabria e con una viabilità interna di quasi 850 Km; che la popolazione che si riversa su questo presidio supera le 60.000 unità; che lo stesso P.O. di Acri ha a disposizione gli spazi necessari all’attivazione dei posti letto di sub intensiva poiché nel piano di riorganizzazione erano destinati alla lungodegenza; che il P.O. dista più di cinquanta chilometri da altro ospedale hub o spoke di riferimento con una rete viaria non certo agevole; che il P.O., al contrario di altre strutture dismesse da tempo, necessita di piccoli investimenti strutturali; che il P.O. di Acri è dotato di una diagnostica per immagini importante ed è dotato di TAC e Risonanza Magnetica di ultima generazione oltre che di un laboratorio analisi autonomo ed efficiente, di una sala operatoria a norma e di altri servizi di supporto; che le strutture già identificate vivono situazioni di grave sofferenza cronica nella gestione delle urgenze/emergenze non COVID-19 e che tale fenomeno ha ulteriormente messo in ginocchio le suddette strutture; Atteso che il mancato inserito del presiedo ospedaliero di Acri nel piano di emergenza sanitario COVID-19, predisposto dalla Regione Calabria ha incontrato le giuste rimostranze di tutti i comuni viciniori che condividono il contenuto del presente ordine del giorno, e in particolare i comuni di San Demetrio Corone, Luzzi, Santa Sofia D’Epiro, Vaccarizzo Albanese, San Giorgio Albanese, San Cosmo Albanese, Bisignano per un totale di popolazione di oltre 50.000 abitanti si chiede di inserire il P.O. nella distribuzione dei posti letto per terapia sub intensiva al fine di dare dignità e garantire il diritto costituzionale alla salute, al territorio ed agli utenti residenti e dell’intero comprensorio per come specificato in premessa. L’utilizzo della struttura potrebbe dare respiro ed evitare il congestionamento delle strutture già identificate (Cosenza, Castrovillari, Corigliano/Rossano) che sono ulteriormente impegnate e sovraffollate per altre tipologie di emergenza. Il mancato accoglimento dell’atto deliberativo, sarà ritenuta come una grave mortificazione nei confronti di Acri e dell’intero comprensorio davanti al quale la Regione dovrà dare le dovute spiegazioni. Vi ricordiamo, inoltre, la nostra iniziativa volta a raccogliere fondi per l’ospedale Beato Angelo. Al momento 4500,00€ sono gli euro donati che serviranno ad acquistare materiale per i reparti ed il pronto soccorso (mascherine, visiere e guanti). Sia il direttore sanitario, Cozzolino che il sindaco Capalbo ci hanno ringraziato per aver messo in piedi questa importante idea e noi vogliamo ringraziare quanti, e sono tanti, ci hanno contattato, e continuano a farlo, per conoscere le modalità della donazione. Ricordiamo, infine, i numeri utili; regione 800767676, centro operativo comunale 0984921465/45 dalle 8 alle 20,30. |
PUBBLICATO 13/03/2020 | © Riproduzione Riservata

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