Ora e sempre resistenza
Angelo Gaccione
Non vogliamo farla troppo lunga.
Domani è il 25 Aprile, Festa della Liberazione dalla dittatura fascista. Le dittature, come avremmo dovuto una volta per sempre imparare, sono la negazione della libertà: vale a dire, del secondo principio umano e universale, dopo il diritto alla vita. Si chiamino giacobine, del proletariato, teocratiche, tribali, o in qualunque altro modo volete, la loro sostanza è questa: negazione della libertà, oppressione militare imposta con la forza e con gli eserciti, perversione militarista, pensiero unico e cancellazione di ogni dissenso. Ci riflettano quanti ad ogni pie’ sospinto, ad ogni difficoltà, invocano l’uomo forte con leggerezza. Se non gli fosse bastato, l’uomo forte si chiama Mussolini, Hitler, Franco, Stalin, Pinochet… Basta dare un’occhiata in giro per veder comparire davanti una lunga sequenza di facce poco raccomandabili; da un capo all’altro del mondo, tiranni di ogni tipo con le loro pratiche di torturatori, il loro nazionalismo, il loro familismo fatto di corruzione, di arbitrio, di spoliazione e saccheggio dei loro paesi, di scandalosa privata ricchezza. Di queste facce ce ne abbiamo tante anche in casa nostra, ecco perché la Resistenza non è finita e non finirà. Ci sarà Resistenza finché ci sarà disuguaglianza, finché le leggi sanciranno ingiustizia, finché le classi non saranno abolite. |
PUBBLICATO 24/04/2020 | © Riproduzione Riservata
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