Comune. Giunta, sarà la settimana decisiva? Spunta l’ipotesi Psi
Redazione
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La rivisitazione dell’esecutivo potrebbe essere alle battute finali.
Sono trascorsi, difatti, due settimane dalle dimissioni di Le Pera e circa venti giorni da quelle di Iaquinta. Un bel po’ di giorni, quindi, in cui la giunta è monca. Mancano assessori nei settori importanti come sanità, servizi sociali, ambiente. Evidentemente, l’iter del rimpasto appare più difficile del previsto. Bocche cucite tra le fila della maggioranza ed allora sbilanciamoci in ipotesi ed indiscrezioni (a noi molto care e qualche giorno fa abbiamo spiegato anche il perché) circa i nuovi collaboratori di Capalbo. dovrebbero restare al loro posto, Bonacci, Abbruzzese e Cavallotti. Al posto di Iaquinta, dovrebbe essere nominata Franca Sposato, attuale capogruppo Pd in assise, a cui subentrerebbe Ines Straface mentre il ruolo di capogruppo dovrebbe spettare a Raffaele Morrone (pare che Bruno e Siciliano non ne vogliano sapere). Per il quinto ed ultimo scranno, Capalbo si sta guardando attentamente attorno, da qui la lungaggine dei tempi per la nomina. Dopo aver perso alcuni pezzi importanti Algieri, Mascitti, Le Pera, Fusaro, Iaquinta (soprattutto in termini di consensi), è chiaro che il primo cittadino deve “allargare” al fine di arrivare alla scadenza elettorale (2022) ed alla probabile ricandidatura, con una coalizione competitiva ma prima, a Gennaio, ci sono le elezioni provinciali e Capalbo punta a prendere il posto di Iacucci per cui si spiegherbbe il motivo di far entrare in giunta il Garofalo di Incarnato e soci. Prima delle ipotesi, diamo un’occhiata alla rappresentanza delle sette liste che sostennero Capalbo; Movimento uniti per la Mucone, circa 400 voti, assente in maggioranza ed in giunta, Acri in comune, 1600 voti, assente in giunta, dopo le dimissioni di Iaquinta, ed assente in maggioranza dopo l’espulsione di Intrieri e Caiaro, Pd, 2400 voti, partito del sindaco, presente in giunta con Franca Sposato ed in assise con 4 consiglieri, Movimento Acri democratica, circa 900 voti, presente in giunta con Cavallotti ed in assise con Viteritti e Fusaro, Liberamente, 800 voti, in consiglio con Sposato, assente in giunta dopo le dimissioni di Le Pera, Nuovi orizzonti, 700 voti, presente in assise con Gencarelli, assente in giunta, Sinistra italiana, 700 voti, assente sia in maggioranza che in giunta. In virtù di ciò, queste e ipotesi; tralasciando Nuovi orizzonti, rappresentata dal presidente del consiglio, Sinistra italiana, con cui i rapporti si sono deteriorati e Movimento Là Mucone, Capalbo potrebbe “pescare” tra i candidati del Pd o tra quelli di Acri in comune o di Liberamente. Qualche giorno fa il sindaco ha provato a sondare il terreno di quest’ultima area (eventi da noi riportati e confermati dopo qualche giorno dal consigliere Fausto Sposato) ma pare che nessuno abbia dato la propria disponibilità. Un’altra ipotesi potrebbe essere quella di coinvolgere una forza politica del centro sinistra (il Psi), assente alle comunali del 2017 e nei vari esecutivi. La fresca nomina di Amedeo Gabriele, quale coordinatore locale, il rilancio del partito ed i buoni rapporti, potrebbero portare il Garofano nella nuova giunta Capalbo e gettare le basi per un’alleanza nel 2022. Una mossa che ci sta tutta avallata anche dal fatto che Gabriele, medico, è stato assessore nella giunta Coschignano (2005/2010) proprio alla sanità e servizi sociali. Nel 2010, invece, il Psi (oltre 700 voti, il 5%) decise di sostenere il candidato del centro destra, Gino Trematerra, e Cozzetto fu il rappresentante in giunta. C’è da dire che qui il Psi ha raccolto sempre discreti consensi grazie anche agli ottimi rapporti di Luigi Incarnato, attuale segretario regionale, con il territorio ed una parte del sindacato (Uil). Infine, Capalbo non tiene conto delle liste e nomina un tecnico esterno. La prossima, quindi, dovrebbe essere la settimana decisiva, poi toccherà agli aspetti amministrativi. Tanti e vari sono le questioni sul tavolo da definire e soprattutto risolvere; opere pubbliche, manutenzione delle strade, reti idriche, cultura, sanità, tutte questioni che in poco più di tre anni sono passate sempre in secondo piano. |
PUBBLICATO 28/06/2020 | © Riproduzione Riservata
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