La politica del "Mezzogiorno"


Simona Cozzetto

Sano, fugace e incredulo, l'individuo odierno e meccanizzato, si mobilita ad affrontare il quotidiano, un quotidiano smosso da ogni riferimento sociale e politico, a volte, confusionario. Gli ideali dei politici del Sud evolvono umilmente come pensatori veraci e increduli, come fruitori portanti nel poter e dover smuovere la sedentarieta' delle poltrone comode e già prestabilite. Imbattersi e farsi strada in tale realta', richiede una notevole perseveranza nel far emergere drasticamente le reali condizioni nelle quali versa spesso un paese, rinchiuso nella sedentarieta' e nelle abitudini di non avere nulla e stancarsi di combattere per avere anche i più miseri diritti. E no, non possiamo permetterci di guardare solo da lontano ciò che potrebbe essere fatto da vicino. Se tutti ci adattissimo alla tranquillità mentale della quotidianità, ogni battaglia personale e non, non avrebbe neanche il gusto di essere iniziata. Il vero politicante del "Mezzogiorno" sussiste in questo, nell'immedesimarsi e nel dover combattere e inseguire tutto ciò che il politicante poltronista e vagabondo, in alcuni casi, ha lasciato in sospeso. La politica del Mezzogiorno, quella vera e verace, porta a combattere proprio questo e se qualcuno vorrebbe mettersi in gioco, vorrebbe dire distinguersi da un collagene sociale legato più ad una politica del comodo, piuttosto che dello scomodo. Perseverare per i propri diritti, portatore seriale e contraddistinto che s'identifica e si distacca dai pensatori seriali politici inusuali e spesso incapaci, che spesso hanno distrutto la nostra Calabria, il nostro Sud, piuttosto che svegliarla, a volte, da una perenne sonnolenza comoda e poco costruttiva. Pensatore, lavoratore e perseveratore continuo di idee mistiche e concrete per poter portare avanti un qualsiasi paese del Sud, ubicato nella sua totale lotta interna, territoriale e culturale, marcatore umile e concreto, stabilito e voluto solo per le proprie capacità. Vorrei che ogni piccolo e grande paese del Sud venisse gestito e amministrato cosi, caratterizzato e concretizzato solo da persone con la voglia di fare e non di non fare, di credere, di lottare, di non fermarsi davanti a nessun ostacolo che il politicante del Sud potrebbe ritrovarsi difronte. Il coraggio di migliorare e di cambiare appartiene solo a colui o coloro che decidono di non stare solo a guardare, ma di provare a modificare solo nel bene, ciò che versa nel male.
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PUBBLICATO 29/06/2020 | © Riproduzione Riservata

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