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Il maltempo colpisce anche Acri. Ecco come funzionano i messaggi di allerta

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
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Smottamenti, danni, paura, crolli. Anche per Acri è stata una domenica di tensione dovuta alla pioggia caduta con forte intensità e per molte ore nel tardo pomeriggio.
Fortunatamente solo danni alle cose.
In via Scervini, nei pressi del Tribunale, un porzione di terreno, molto alterato e con scarse caratteristiche geotecniche, è scivolato verso valle facendo crollare il muro di contenimento, per la verità non molto alto e, quindi, con scarsa funzionalità, che ha invaso il marciapiedi.
Nei giorni scorsi ci sono arrivate segnalazioni da via Luther King per uno smottamento che esiste da diversi anni.
Nessun problema, fortunatamente, si è registrato sulla Acri – Serricella, evidentemente il disgaggio e la messa in sicurezza di tre anni fa, ha dato ottimi risultati.
Ci risulta che dalle prime ore del mattino, operai dell’Anas e della Provincia, sono in azione per monitorare le strade di propria competenza e dove si sono verificate frane e cadute di alberi.
Grave quanto accaduto ieri pomeriggio sulla A2 in prossimità dello svincolo Altilia-Grimaldi, all’interno di una galleria dove è crollata un’impalcatura montata per effettuare lavori alla galleria stessa. Fortunatamente in quel momento non transitava nessuno altrimenti poteva essere una strage. Siamo curiosi di sapere i motivi del crollo che ha bloccato per ore ed ore l’A2. Imperizia, incuria o fatalità?
Una cosa è certa; quando gli organi preposti (Arpacal e Prociv), diramano allerta Gialla, Arancione o Rossa, per presenza di pioggia, meglio non uscire ed evitare sottopassi e strade caratterizzate da alti versanti.
Danni seri nel Tirreno cosentino, a Carolei ed a Sant’Agata d’Esaro.
Insomma, la locuzione, “Calabria, sfasciume pendilo sul mare”, ascritta a Giustino Fortunato nel 1900, dopo olytre cento anni è ancora attuale.
Ci auguriamo che i parlamentari calabresi, si impegnino per investire una parte dei fondi del Recovery Fund anche nella difesa del suolo.
La Calabria è una terra fragile ed anche dopo pochi millimetri di pioggia, si verificano frane, crolli e smottamenti.
Soffermiamoci sul significato di Allerta. Per Sistema di Allertamento regionale, si intende l’insieme delle strutture organizzate, dei beni strumentali, delle disposizioni normative, dei piani, dei programmi e delle procedure che, in modo armonico e organizzato, possono concorrere a ridurre i danni per le persone ed i beni in caso di eventi meteorologici o idrogeologici particolarmente intensi.
Ai fini delle attività di previsione e prevenzione, la Calabria è suddivisa in ambiti territoriali significativamente omogenei, per tipologia e severità degli eventi attesi, meteorologici e idrologici intensi, e dei relativi effetti.
Sono otto le “Zone di Allerta” denominate rispettivamente:
Cala 1, versante tirrenico settentrionale; Cala 2, versante tirrenico centrale;
Cala 3, versante tirrenico centro meridionale;
Cala 4, versante tirrenico meridionale;
Cala 5, versante jonico settentrionale (Acri),
Cala 6, versante jonico centrale,
Cala 7, Ionio centrale meridionale,
Cala 8, Ionio meridionale.

Gli Scenari di Rischio prefigurano i fenomeni che possono verificarsi per effetto degli eventi meteorologici previsti o in corso, ovvero, ondate di calore; nevicate, pioggia intensa; gelate; venti forti; mareggiate; temporali; esondazioni; alluvioni; frane. I “Livelli di Allerta” sono di 4 tipi; Verde, assenza di fenomeni, Gialla, ordinaria, fenomeni lievi, Arancione, moderata, fenomeni diffusi, possibilità di frane, mareggiate, alluvioni, esondazioni, Rossa, alta, fenomeni intensi e diffusi, pericolo per la pubblica incolumità.
“Messaggi di Allerta”, sono tre.
M1, fenomeni lievi,
M2, fenomeni moderati,
M3, fenomeni intensi e diffusi.

L’attivazione e la disattivazione delle diverse fasi previste dal Piano comunale di emergenza sono disposte dal Sindaco o dal Responsabile Comunale di Protezione Civile. Naturalmente, le azioni da intraprendere dipendono dal sito. Nelle zone indicate dal Pai, a rischio frana ed esondazioni, nel caso di Allerta arancione e Messaggio 3, è consigliabile intraprendere misure cauzionali, peraltro previste dalle norme in materia di Prociv. Ma le allerte non sono tutte uguali!
L’allertamento meteo è un sistema di previsioni meteo a fini di protezione civile per segnalare situazioni potenzialmente dannose. Quindi non si tratta di una semplice previsione metereologica ma serve a prevenire i rischi connessi ad eventi meteo, ad esempio, un’alluvione o una frana.
Si tratta di una serie di procedure approvate dallo Stato e condivise dalle Regioni.
Tutto il sistema ruota intorno ai Centri Funzionali che gestiscono le attività di previsione, monitoraggio e sorveglianza in tempo reale degli eventi e dei loro effetti sul territorio.
I Centri Funzionali hanno anche la responsabilità della valutazione finale del rischio.
In Calabria il Centro Funzionale è individuato presso l’Agenzia Regionale per al Protezione dell’Ambiente (ARPACAL).


PUBBLICATO 25/01/2021 | © Riproduzione Riservata





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