All'Albo (pretorio) vincerò: quando la pezza è peggio del buco!


Giuseppe Donato

Che la pubblicità rappresenti l’anima del commercio non vi è alcun dubbio, ma spesso si riesce a veicolare un messaggio positivo anche senza l’ausilio di strombazzamenti vari che finirebbero per instillare negli avventori il dubbio che il vino sia “fezza” visto il massiccio ricorso al battage mediatico.
È una delle ipotesi più probabili che potrebbe (il condizionale è d’obbligo!) giustificare il comportamento del responsabile della comunicazione istituzionale di un fiorente comune della presila, dimentico di dover dare il giusto risalto sul sito dell’ente alla pubblicazione del bando per l’assegnazione dei posteggi per le fiere del 19 e 25 marzo 2022. Infatti da un attento esame della homepage del prezioso canale mediatico, strumento da ritenere affidabile in tempi di pandemia per evitare inutili assembramenti negli uffici preposti, si evince che tale bando non è stato pubblicato sull’albo pretorio online e tantomeno sul sito istituzionale, almeno fino al 7/3 per quanto riguarda il citato sito istituzionale, a differenza di quello per l’occupazione degli spazi pubblici da destinare alle attrazioni di spettacoli viaggianti, correttamente pubblicato sul sito in data 25/2. A perorare la presunta distrazione contribuiscono alcuni aggiustamenti lessicali, figli del copia e incolla oppure di un chiaro tentativo di mascherare la potenziale toppa clamorosa. Vediamoli nel dettaglio: - Nel bando che doveva pubblicizzare (a decorrere dal 25/2!) l’apertura dei termini per l’invio delle richieste di assegnazione dei posteggi, come indicato in calce al documento, sul sito istituzionale dell’ente, si legge «dovranno essere inviate (…) pena l’esclusione dalla selezione, a partire dal giorno 25/2/2022 della pubblicazione del bando all’Albo pretorio del Comune», denotando chiaramente che per levarsi dal pasticcio burocratico rappresentato dalla tardiva pubblicazione del 7/3/2022, si è fatto ricorso all’inserimento della data del 25/2/2022 per non lasciare fuori dal bando le pec inviate a partire dalla data di protocollo del bando stesso evidentemente già a conoscenza dei richiedenti, essendo elencate cronologicamente nella graduatoria degli ammessi e non, facilmente reperibile sul prezioso strumento mediatico e atteso che nei moduli di domanda allegati al bando campeggia la data del 25/2 come termine di partenza per l’invio delle richieste; - Per giustificare la tardiva pubblicazione sul sito istituzionale in data 7/3 si è prodotta una nota con la quale si ribadiva (?) il termine di presentazione delle domande, fissato alle ore 14 del 10/3, aggiungendo che vi era ancora disponibilità di posteggi; - Nel bando che invece pubblicizzava i termini per l’assegnazione degli spazi pubblici da destinare alle attrazioni di spettacoli viaggianti, si legge «Le domande dovranno essere presentate pena l’esclusione entro e non oltre le ore 14:00 del 7 marzo 2022.» a testimoniare che in questo caso non è stato necessario modificare la rituale formula perché la pubblicazione è avvenuta il 25/2, in contemporanea alle operazioni di protocollo del documento, come desumibile dalla homepage del sito comunale. A prescindere dalla dualità degli albi pretori (cartaceo o online) che dovrebbe risultare superata già dal 1° gennaio 2013, con l’indicazione di assolvere agli obblighi di pubblicità legale esclusivamente attraverso la pubblicazione online sul proprio sito istituzionale, in tempi in cui si è costretti a leggere notizie riguardanti l’inammissibilità delle richieste di finanziamento derivanti dal PNRR, per incompletezza delle stesse da attribuire a distrazioni dell’ente proponente, non sarebbe il caso di evitare che tali distrazioni rappresentassero un preoccupante campanello d’allarme se confermate e non ascritte a semplici elucubrazioni mentali o peggio a pruriginose invidie sociali? |
PUBBLICATO 19/03/2022 | © Riproduzione Riservata

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