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I fatti della settimana. Saranno quattro i candidati a sindaco? Le sedute di giunta farlocche e il primo presidente donna della Provincia

Foto © Acri In Rete
Redazione
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Man mano che trascorrono i giorni, la situazione diventa sempre più chiara. L’attuale sindaco Capalbo è in campagna elettorale già da qualche settimana. Gli aspetta un lavoro non facile per sostituire chi era con lui nel 2017 ma che ora si trova dall’altra parte o preferisce stare a casa. Si tratta di un bel po' di consensi. Intanto mancherebbero poche ore per l’ufficializzazione di altri candidati alla poltrona di sindaco. I bene informati dicono che oltre a Capalbo ci sarà un altro aspirante primo cittadino che si rifà all’area del centro sinistra in contrapposizione con l’attuale primo cittadino. Dalla parte opposta sarebbero pronti due candidati; uno sostenuto solo da forze di centro destra l’altro anche da liste civiche. Alla fine, quindi, potrebbero essere quattro i candidati alla carica di sindaco. All’eventuale ballottaggio, molto probabile se gli aspiranti sindaci saranno quattro, i due candidati del centro destra e dell’area civica potrebbero ritrovarsi assieme. Non ci sarà, con ogni probabilità, il Movimento Cinque Stelle. Si tratta della terza consultazione elettorale consecutiva; 2013, 2017, 2022. Sono giorni frenetici fatti di incontri, accordi e strategie in attesa dell’avvio della campagna elettorale. Si dovrebbe votare nella prima decade di giugno ciò significa che entro il 10 maggio dovranno essere presentate le liste. Nel 2017 quindici furono le liste e quattro i candidati alla poltrona di sindaco. Invitiamo a diffidare da chi si propone come leader (non riconosciuto da nessuno) e peraltro neanche legato al territorio perché fuori sede e, quindi, non conoscitori dei veri problemi della comunità. Sembrano essere fuoriusciti da un uovo di Pasqua. Giunte farlocche. Poiché non ci occupiamo solo di veline, comunicati stampa e copia incolla, nei giorni scorsi abbiamo scoperto che in ben due sedute di giunta compariva Luigi Cavallotti che, come risaputo, non è più assessore dallo scorso mese di giugno. L’atto è stato visibile sul sito del comune per quindici giorni. Nessuno (sindaco, assessori, segretario comunale e consiglieri di maggioranza) si è accorto del grave refuso ma ancora più grave l’amministrazione comunale, sempre pronta a fornire spiegazioni con il petto in fuori, in questa occasione ha preferito non fornire delucidazioni. Né a noi né ad altri media. Infine, rivolgiamo gli auguri di buon lavoro al primo presidente donna della Provincia di Cosenza. Rosaria Succurro ha travolto Nociti e Stasi, entrambi del centro sinistra. Nella coalizione è iniziata la caccia ai traditori. Pare che esponenti del Pd abbiano votato il sindaco di San Giovanni in Fiore. Chissà i consiglieri di maggioranza del comune di Acri chi hanno sostenuto.

PUBBLICATO 27/03/2022 | © Riproduzione Riservata





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